In un periodo in cui di Tav si parla soltanto per gli scontri avvenuti in Val di Susa, nel Torinese, arriva la notizia di buone pratiche applicate all’opera per favorirne la sostenibilità.
Si è infatti riunito a Parigi – a Casa Italia, nell’ambito delle Olimpiadi 2024, che sono dedicate proprio al tema della sostenibilità – il Lyon-Turin Engagement Forum, che ha messo a confronto Telt con le imprese internazionali che stanno realizzando il tunnel di base del Moncenisio della linea ferroviaria ad alta velocità Tav Torino-Lione.
Nell’occasione è stato presentato il «Commitment to the construction sites of the Lyon-Turin railway line», che dettaglia gli impegni presi dalle imprese nel Patto di integrità e sostenibilità sottoscritto al momento della firma dei contratti, per trasformarli in azioni concrete.
Il Lyon Turin Engagement Forum accompagnerà l’avanzamento dell’opera nei prossimi anni e sarà un luogo non soltanto di confronto e aggiornamento, ma anche di verifica delle azioni messe in campo.
Insieme ai vertici di Telt, erano presenti all’incontro di Parigi anche i manager di 11 imprese di costruzione e di ingegneria impegnate nei dieci cantieri dell’opera che, moderati dalla ceo del Collège des Ingénieurs di Torino, Erika Vaniglia, hanno presentato i loro progetti su tutela dell’ambiente e economia circolare, sicurezza di lavoratori e lavoratrici, massimizzazione delle ricadute sul territorio e lotta alla corruzione.
Olivier Gil, responsabile comunicazione del network francese del Global Compact delle Nazioni Unite, a cui Telt partecipa dal 2015, ha ricordato che soltanto attraverso uno sforzo comune reale sui Dieci principi del patto mondiale si può arrivare a un’economia globale sostenibile.
Uno sforzo richiamato anche nel suo videomessaggio da Herald Ruijters, vicedirettore generale della Direzione generale della Mobilità e dei trasporti della Commissione Europea, che nella sua introduzione al documento ha evidenziato che il Forum «è un passo nella giusta direzione per rendere gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto più rispettosi dell'ambiente».
Il presidente e il direttore generale di Telt, Daniel Bursaux e Maurizio Bufalini, hanno sottolineato che «con l’avanzamento dei cantieri, che nei prossimi anni raggiungeranno il picco con sette Tbm al lavoro e oltre 4 mila lavoratori diretti, è impellente la necessità di compattare le imprese intorno ai temi delle sostenibilità e della sicurezza sul lavoro: i nostri cantieri sono una sfida, ma sono anche un’occasione imperdibile per impostare delle pratiche che facciano scuola nel mondo delle grandi infrastrutture».
Al momento sono attivi 10 cantieri, sono stati realizzati 37,3 chilometri di gallerie, coinvolgendo nel lavoro 2.500 professionisti. Sono stati aggiudicati appalti per 4,9 miliardi di euro.