Le imprese genovesi tengono mentre l'Italia frena

Confindustria svela i dati del primo semestre: "Un passo dopo l'altro" verso un futuro positivo

Diego Pistacchi 26/07/2024
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L’economia genovese «tiene» anche durante un periodo non facile a livello italiano e internazionale. La sintesi arriva dai dati di Confindustria relativi al primo semestre 2024, che sono sostanzialmente in linea con quelli tracciati dalla Banca d’Italia ma relativi a qualche mese prima. 
«Un passo dopo l’altro», titola il report realizzato dal Centro Studi Confindustria Genova, a indicare una marcia che, per quanto non più rapida come negli ultimi anni, resta sempre in avanti. Cosa non scontata, visto quanto accade a livello nazionale e non solo. «Con riferimento a valutazioni sul primo trimestre dell’anno (ultimo disponibile), l’industria italiana ha registrato un -0,4% in termini di valore aggiunto e in aprile un calo della produzione (-1,0%), anche se gli indici indicano che il fatturato ha recuperato i livelli di febbraio - è il passaggio relativo alla situazione nazionale -. A maggio la fiducia delle imprese resta bloccata su valori modesti; l’indagine del Centro Studi Confindustria sulle grandi imprese, invece, mostra un miglioramento delle stime di produzione, coerente con la timida risalita nelle attese nella seconda parte del trimestre».
Andando a vedere i risultati genovesi, le definizioni sono certamente meno negative. «Nei primi sei mesi del 2024 si è assistito ad una moderata espansione dell’attività economica delle aziende genovesi, dopo i deludenti risultati del secondo semestre dell’anno precedente - spiega Confindustria -. Il parziale rimbalzo della produzione ha permesso ai settori manifatturieri di contribuire positivamente al risultato economico complessivo. Le vendite all’estero premiano i settori dell’ICT, elettronica, automazione e la cantieristica navale (tenendo conto delle SAL). Export deludente per gli altri settori industriali e nel complesso la raccolta ordini delinea prospettive molto incerte. La spesa per servizi è stata più volatile e ciò spiega i risultati modesti del terziario avanzato, mentre il turismo continua a crescere, per quanto la dinamica abbia rallentato: resta alta la spesa dei visitatori stranieri, di conseguenza i prezzi di vendita sono in continua, forte crescita. Bene anche il comparto finanziario e la sanità privata». Tradotto in numeri, significa un fatturato delle impresi genovesi cresciuto sia sul mercato italiano sia su quello internazionale dello 0.6%, ordini dall’Italia in crescita dell’1,5% rispetto a un calo dell’1,6% dall’estero, prezzi di vendita cresciuti solo dell’1,5%, e soprattutto ancora un aumento dell’occupazione pari allo 0,5%.
«Un passo avanti è sempre positivo, anche perché rispecchia una situazione migliore della media italiana - sottolinea il presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso -. Poi magari può cambiare nel prossimo semestre, per varie congiunture, ma per adesso va bene così». Anche guardando al futuro prossimo, cioè alla seconda parte dell’anno, gli imprenditori genovesi sembrano comunque restare fiduciosi: «Le previsioni delle aziende genovesi per la seconda parte del 2024 indicano un aumento del fatturato e un miglioramento della dinamica del commercio con l’estero - conferma il report -. Da questo punto di vista rimane imprescindibile il contributo della cantieristica, i cui scambi con l’estero continuano a essere attesi in aumento. Per gli altri settori manifatturieri l’andamento dell’export dipenderà dalle variabili di tempo e di contesto in cui si troveranno a operare le singole aziende». Se tutto andrà come previsto dalle aziende, il fatturato crescerà ancora del l’1,4%, gli ordini dello 0,8%, le esportazioni e il numero degli occupati in organico dell’1%.
Mentre il porto conferma un percorso di ripresa dopo un 2023 non facilissimo per le merci, specie per la flessione del secondo semestre legata alle tensioni internazionali, sempre segni fortemente positivi arrivano dai passeggeri, traghetti ma soprattutto crociere. Il turismo, che nei primi mesi del 2024 ha registrato una leggera flessione legata alle condizioni meteo e al calendario che a Pasqua ha favorito località montane, vanta comunque una crescita di fatturato, con il riscontro di un’accresciuta spesa pro capite in particolare dagli stranieri che stanno tornando prepotentemente a visitare la Liguria.
Il settore certamente in crescita è la sanità privata, grazie a un aumento delle prestazioni (+1,2%) con un aumento del fatturato che sfiora il 5%. In buona parte questo miglioramento è legato all’intervento di Regione Liguria che ha acquistato più prestazioni per ridurre le liste d’attesa e far fronte alle carenze di personale sanitario senza gravare sulle tasche dei cittadini.
La crisi politica che sta vivendo la Regione a causa dell’inchiesta ovviamente non è vista di buon occhio dagli imprenditori che della stabilità di questi anni e del sostegno all’economia erano soddisfatti, «Le questioni giudiziarie possono rallentare, bloccare le infrastrutture, i progetti messi in campo - allarga le braccia Risso -. Lo abbiamo detto mille volte. Un imprenditore è sempre preoccupato per tante cose, interne ed esterne. Ma ci siamo abituati».
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