Palazzo Lascaris approva il Rendiconto della Regione Piemonte per l’esercizio finanziario 2024, che restituisce una fotografia puntuale delle entrate e delle spese dell’Ente.
Nel dettaglio, sono state accertate entrate complessive per 16,59 miliardi di euro, di cui 14,12 riscossi e versati e 2,47 ancora da riscuotere.
Sul fronte delle spese, sono 16,34 miliardi di euro gli impegni complessivi: 13,61 miliardi pagati e 2,73 miliardi da pagare.
Alla chiusura dell’esercizio, i residui attivi totali ammontano a 5,56 miliardi di euro, mentre i residui passivi raggiungono i 6,09 miliardi. La situazione di cassa è stata determinata in 310,2 milioni di euro, mentre il disavanzo è pari a 1,065 miliardi di euro.
Il 16 luglio scorso il provvedimento ha ottenuto la parifica da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
«Con il Disegno di Legge 87, il Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2024 della Regione Piemonte, approviamo un documento essenziale che fotografa la gestione contabile e finanziaria dell’anno precedente. La gestione finanziaria del 2024 – spiega la relatrice di maggioranza del testo di legge, Debora Biglia (Forza Italia) – si è caratterizzata per una solida tenuta, certificata dalla Corte dei Conti attraverso la parifica, che ha riconosciuto la regolarità contabile e la correttezza della gestione».
«Tutti i principali indicatori economici, competenza, bilancio e risultato complessivo, risultano positivi, a conferma di un equilibrio finanziario consolidato e di una gestione responsabile – continua la consigliera azzurra – che questa maggioranza ha mantenuto da diversi esercizi contabili, tutti certificati. Significativa è stata la riduzione del disavanzo e del debito pubblico regionale: un risultato che dimostra l’impegno della Regione nel garantire stabilità finanziaria senza rinunciare agli investimenti e ai servizi a cittadini e cittadine».
«Punti di forza quindi sono la parifica della Corte dei Conti, l’equilibrio finanziario consolidato, la copertura completa delle spese, la riduzione del disavanzo e del debito, il mantenimento degli investimenti strategici, la gestione efficiente della spesa sanitaria, il rispetto degli equilibri di bilancio e soprattutto una base solida per la programmazione futura» – conclude Debora Biglia.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti, «in questo Rendiconto del 2024 ci sono due indicatori fondamentali. Uno l’hanno dato gli elettori con il loro giudizio molto positivo. L’altro è la parifica della Corte dei Conti che ha dato parere favorevole a tutti e tre gli indicatori fondamentali: non è un aspetto di poco conto.
«Il nostro debito – afferma Riva Vercellotti – si è ridotto di un miliardo da quando siamo al governo. Giudizio anche positivo sui fondi Pnrr e su quelli strutturali, che sono il cuore del nostro bilancio. I ritardi nei pagamenti verso gli enti locali non sono nati con noi, con il centrosinistra erano di due anni. Nei prossimi dieci anni avremo ancora il problema dei derivati, non voluto da noi».
Critica la relatrice di minoranza, Alice Ravinale (Avs): «La discussione non ha avuto la linearità che richiederebbe un provvedimento così importante. La Giunta ha presentato un emendamento che modifica di 30 milioni di euro le partite attive due giorni prima della parifica della Corte dei Conti: per questo non possiamo parlare di passaggio trionfale. Abbiamo uno stock di crediti che non riusciamo a riscuotere. Solo per il bollo auto parliamo di evasione di 325 milioni di euro, ben superiore al gettito previsto dall’aumento Irpef».
L’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, sottolinea che «sul Bilancio abbiamo idee molto chiare: non ci sono misteri dietro il Rendiconto. La prudenza e la legalità sono e saranno i fari della nostra azione di bilancio».
«I revisori dei conti – aggiunge l’azzurro – hanno avuto sempre la massima collaborazione da parte delle nostre Direzioni. La Corte dei Conti lavora in collaborazione e cerca, in ossequio alle regole di armonizzazione del bilancio, di evitare ciò che succedeva in passato».
«La questione dei pagamenti – precisa – è un problema di cui siamo consapevoli, ma nel 2024 abbiamo pagato un miliardo in più dell’anno precedente. Abbiamo cercato di non far soffrire nessuno, il regolamento di contabilità ci indica le priorità, oggi paghiamo le fatture commerciali prima dei trenta giorni».
«Non c’è nessun mistero – afferma – sull’emendamento Irpef. I termini sono chiari: ridurremo le tasse nel 2028. Il bollo auto è una delle maggiori entrate della Regione, stiamo cercando di collaborare con i cittadini e non avere atteggiamento vessatorio. Spieghiamo, attraverso gli avvisi, che il bollo auto deve essere pagato, ma diamo tempi ai cittadini perché sappiamo cosa vuol dire guadagnarsi lo stipendio».
«La parifica della Corte dei Conti – conclude Roberto Ravello, presidente della Commissione Bilancio e vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale – ha certificato il miglioramento di tutti gli indicatori, confermando che il Piemonte è sulla strada giusta. Il Rendiconto prende atto dell’attento lavoro della Corte contabile e rappresenta un altro significativo passo per consolidare non solo la correttezza formale della gestione, ma anche una chiara, finalmente ritrovata, solidità finanziaria: elemento fondamentale per dare credibilità politica alla Regione Piemonte».