Durante le attività di controllo del territorio, nelle scorse settimane i carabinieri forestali del gruppo di Alessandria e Asti, comandati dal colonnello Stefano Gerbaldo, hanno svolto massicci controlli sul corretto utilizzo delle cosiddette ‘aree perifluviali’, le fasce verdi a lato dei corsi d'acqua, nel corso della campagna ‘Fiume Sicuro 2024’.
Le verifiche hanno riguardato i fiumi Po, Bormida e Tanaro e i torrenti Belbo, Borbera, Grana e Scrivia, oltre ai rii Torto (Novi Ligure) e Stura inferiore (Frassineto Po).
Gli illeciti più ricorrenti hanno riguardato la mancata osservanza delle fasce di rispetto che, invece di essere lasciate a un'evoluzione controllata della vegetazione naturale, sono state oggetto di lavorazioni agricole, aumentando in maniera considerevole l’erodibilità dei suoli. In alcuni tratti, considerati a particolare rischio di asportazione dal Pai (Piano di Assetto Idrogeologico) del bacino del Po, nonostante il divieto di pioppicoltura, sono stati scoperti interi impianti per 19,3 ettari (pari a 28 campi da calcio), di cui 11,5 nell'Alessandrino e 7,8 nella provincia di Asti.
Sono anche state riscontrate svariate occupazioni di demanio idrico fluviale, senza la dovuta concessione della Regione Piemonte: ben 29 ettari abusivi (pari a 42 campi da calcio), prevalentemente per scopi agricoli.
Oltre a sanzioni amministrative per 27 mila euro, sono stati conteggiati mancati canoni concessori da recuperare per circa 120 mila euro.
Complessivamentem sono sessanta gli illeciti penali segnalati alle autorità giudiziarie competenti e 44 quelli amministrativi, per 57.983 euro.