La Diocesi di Asti sta lavorando alle Comunità Energetiche Rinnovabili

Obiettivo risparmiare risorse da destinare alle famiglie in difficoltà

Marco Cortese 13/08/2024
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La Diocesi di asti si apre alle Comunità Energetiche Rinnovabili che hanno finalità sociali, oltre che economiche e ambientali, rappresentando una misura importante di contrasto alla povertà energetica. Una scelta che può consentire alle Diocesi non solo di destinare risorse economiche alle famiglie in difficoltà, ma anche di migliorare luoghi parrocchiali dedicati alla socialità. 

Anche la Diocesi di Asti ha informato i suoi parrochiani di far propri gli obiettivi resi possibili attraverso la costituzione delle CER: fornire benefici economici, sociali e ambientali al territorio su cui svolge la propria missione. Come naturale conseguenza, favorisce e supporta le iniziative delle parrocchie o vicarie che intendono costituirle. Per farlo, ho costituito, nell’ambito dell’Ufficio Economato, un gruppo di lavoro diocesano specifico, costituito dallo scrivente, Giovanni Battista Monti (ex responsabile tecnico comunale a Quattordio), Pietro Costa (professionista specializzato su tematiche energetiche), Giovanni Valente e lo stesso Economo, Carlo Cavalla.

Il primo progetto a prendere forma, ricordano dalla Diocesi, è stato quello della CER 'Valtriversa', espressione della volontà di un gruppo di persone della omonima vicaria di dare seguito alla 'Scuola di Comunità' promossa da don Luca Solaro nello scorso autunno – inverno, anche in senso 'energetico'. Tale sforzo interessa tutte le dieci parrocchie della Vicaria, e vede anche il parroco di Villafranca, don Antonio Delmastro, attivamente coinvolto. Per muovere i primi passi, il gruppo di lavoro ha contattato l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino, che ha partecipato ad alcuni incontri in cui ci è stata raccontata l’esperienza-tipo della parrocchia di Piossasco, e dove è stata offerta l’opportunità di estendere anche alla Diocesi di Asti la convenzione sottoscritta col Politecnico di Torino per gli studi di fattibilità tecnico-economica, e la collaborazione col loro tavolo tecnico per gli aspetti giuridico-amministrativi. Al momento il gruppo vicariale sta focalizzando l’opportunità di realizzare un impianto fotovoltaico di circa 100 kW su un’area di pertinenza della parrocchia di Monale, a cui associare uno o più impianti minori sugli edifici della parrocchia di Villafranca.

Un secondo progetto riguarda il tessuto cittadino che gravita proprio sulla città di Asti, le relative frazioni e comuni limitrofi. Su questo progetto il gruppo di lavoro diocesano assume anche un ruolo propositivo e di coordinamento per la realizzazione delle CER idonee a coprire tutto il territorio interessato. Al momento, l’attenzione è focalizzata sull’area “Asti Ovest”, che comprende le parrocchie: Nostra Signora di Lourdes (candidata “produttore”); S. Caterina; S. Giovanni Bosco (candidata “produttore”); Cattedrale; Frazione Viatosto; Frazione Valleandona; Frazione Revignano; Frazione Casabianca; Frazione Vaglierano; Frazione Serravalle; a livello diocesano: Museo Diocesano S. Giovanni; fuori Asti: si possono aggiungere le parrocchie di: Chiusano; Cossombrato; Settime; Revigliasco. Viene dichiarata l’intenzione di focalizzarsi in un secondo momento anche sulla CER “Asti Est”.

Il beneficio economico atteso è la riduzione dei costi energetici delle utenze parrocchiali o di enti diocesani. Il beneficio sociale a cui la Diocesi mira è la mitigazione delle situazioni di povertà energetica delle famiglie bisognose, da ottenere mediante l’inclusione diretta nella CER, come socio consumatore, oppure la distribuzione di parte degli incentivi ottenibili attraverso la comunità energetica.  A tali benefici occorre aggiungere quello, non facilmente quantificabile, ma importantissimo dal punto di vista culturale - sottolineano dalla diocesi -: "imparare a lavorare 'in comunità', abbandonando i piccoli recinti in cui storicamente siamo abituati a chiuderci".

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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