Con una proposta sempre più articolata e inclusiva, Canelli in Teatro inaugura la stagione 2025/2026 sotto il segno del dialogo tra linguaggi e della centralità del pubblico. La rassegna, promossa dalla Fondazione Egri per la Danza – recentemente riconosciuta Centro di Rilevante Interesse per la Danza (Crid) – rientra nel progetto Ipuntidanza, che si arricchisce della collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo grazie al progetto Corto Circuito.
L’importante riconoscimento ministeriale, oltre a confermare il ruolo della Fondazione all’interno del panorama coreutico nazionale, ne valorizza l’impegno nel diffondere la cultura della danza in territori come Canelli, rafforzando il legame tra creazione artistica, formazione del pubblico e inclusione, e promuovendo l’accesso alla danza contemporanea e alla sperimentazione scenica in una dimensione territoriale viva e partecipata.
Canelli in Teatro torna con il titolo “Oltre il Confine” e l’obiettivo di coinvolgere il pubblico e il territorio mettendo al centro la ricostituzione del legame tra teatro, cittadinanza e arti performative. Il cartellone, ospitato al Teatro Balbo, intreccia prosa, musica, circo e danza in un calendario che coinvolge compagnie italiane e internazionali, artisti affermati e nuovi sguardi creativi. Gli appuntamenti di prosa, in particolare, vedono per la prima volta, a Canelli, la collaborazione con Piemonte dal Vivo, nell’ambito del progetto Corto Circuito.
Una stagione che mette al centro il pubblico grazie a una programmazione anche fuori dal teatro e un ricco calendario di appuntamenti dedicati all’audience engagement e al dialogo tra il pubblico e gli artisti. Un’offerta ricca, dunque, e capace di parlare a ogni fascia di pubblico, dalle famiglie agli appassionati, dagli studenti ai curiosi.
Ad aprire la stagione sarà la grande danza internazionale: giovedì 23 ottobre alle ore 21, andrà infatti in scena Sonnet of Samsara, spettacolo firmato dall’Attakkalari Centre for Movement Arts di Bangalore, una delle principali realtà della danza contemporanea indiana. L’opera, visivamente potente e coreograficamente sofisticata, fonde le tradizioni del movimento indiano con la ricerca contemporanea per affrontare i temi della crisi climatica, della trasformazione e della resilienza. Un evento dal forte respiro internazionale che segna un inizio di stagione ispirato e profondo.
Domenica 9 novembre sarà la volta della prosa con Lu Santo Jullare Francesco, celebre monologo di Dario Fo e Franca Rame interpretato da Ugo Dighero: una narrazione che unisce mito e spiritualità, satira e poesia, per restituire l’attualità disarmante del messaggio francescano.
Domenica 16 novembre, la Compagnia EgriBiancoDanza porta in scena una rilettura non convenzionale de Lo Schiaccianoci. La creazione di Raphael Bianco trasforma il classico di Čajkovskij in un viaggio onirico che accompagna la giovane Clara verso la maturità, tra sogno e consapevolezza, in uno spettacolo pensato per bambini, ragazzi e adulti. Lo spettacolo rientra nel cartellone We speak dance, la rassegna di danza diffusa sul territorio regionale, ideata da Fondazione Piemonte dal Vivo per ampliare in senso multidisciplinare la tradizionale proposta di prosa delle proprie stagioni teatrali. Una scelta specifica, con grandi nomi della scena italiana e internazionale, per valorizzare il linguaggio universale della danza, portando nei teatri di provincia l’eccellenza dell’arte coreutica e lo spirito che è proprio dei grandi festival.
Il mese si chiude, il 18 novembre, con Healing Together della compagnia Codeduomo: una riflessione sulla possibilità di guarigione attraverso il gesto condiviso, dove danza e relazione si intrecciano in un rituale collettivo di ricostruzione emotiva.
Dicembre alterna intrattenimento e ricerca: sabato 6 dicembre in scena Bennet Cabaret, uno spettacolo multidisciplinare a cura di Bobo Piana, che mescola ironia, danza e frammenti narrativi in una formula leggera ma sorprendente. Mercoledì 17 dicembre, una serata dedicata alla creazione coreutica contemporanea vedrà alternarsi sul palco Fragile Incanto di Adarte – una poetica meditazione sulla bellezza della caducità – e Solo-In della Compagnia degli Istanti, studio coreografico che indaga le contraddizioni della vita quotidiana con delicatezza e forza.
L’anno nuovo si apre con una delle proposte più originali della stagione: venerdì 23 gennaio andrà infatti in scena Stand Up Opera, una travolgente fusione tra lirica e stand-up comedy che vede protagonisti Luca De Lorenzo e Fabrizio Romano. Un viaggio tra arie celebri e ironia contemporanea, per riflettere con leggerezza sul destino degli artisti nell’era digitale.
Venerdì 30 gennaio, la Compagnia EgriBiancoDanza torna sul palco del Teatro Balbo con M’illumino d’immenso, un mosaico coreografico ispirato all’omonimo verso di Ungaretti. Un’opera intensa che esplora, con sensibilità, la dimensione spirituale della danza e il suo potere evocativo.
Segue, mercoledì 4 febbraio, Control Freak, irresistibile one-man show di Kulu Orr, artista di rilevanza internazionale che fonde circo, tecnologia, musica e comicità in un mix esplosivo e imprevedibile, tra loop musicali e marchingegni ribelli. Lo spettacolo offrirà una possibilità di fruizione particolarmente inclusiva: sarà infatti audiodescritto grazie al progetto Teatro No Limits, promosso da Piemonte dal Vivo, realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS, il Dipartimento Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna (Campus di Forlì) e la SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori. In Piemonte, il progetto si avvale della collaborazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale del Piemonte ETS e del sostegno della Fondazione CRT. Grazie all’audiodescrizione, rivolta all’intero pubblico del Piemonte, si amplifica l’esperienza di fruizione dello spettacolo dal vivo, rendendo tangibili a tutti – in primis al pubblico non vedente e ipovedente – i particolari “silenziosi” della messinscena: costumi, cambi luce, scenografie, movimenti degli attori.
Domenica 22 febbraio il palcoscenico ospiterà Il Brutto Anatroccolo della compagnia Atacama: una rilettura coreografica della celebre fiaba che parla di diversità e riscatto con un linguaggio accessibile e profondo.
Con Il Presidente, in scena sabato 28 febbraio, il teatro affronta il tema del potere: Filippo Nigro, diretto da Fabrizio Arcuri, porta in scena il testo di Davide Carnevali, secondo atto di una trilogia dedicata all’interazione tra scena e pubblico. Una riflessione sul potere, la coscienza e le responsabilità individuali.
Giovedì 19 marzo la danza torna in scena con Einstein – The Dark Matter, ultimo capitolo del progetto “Ergo Sum” firmato da Raphael Bianco per la Compagnia EgriBiancoDanza. Un lavoro che mette in discussione la realtà e il tempo, ispirandosi alle intuizioni visionarie del celebre fisico, con tecnologie interattive e ambienti sonori generati in tempo reale.
L’8 aprile spazio alla prosa con Wunder Tandem, spettacolo surreale che, attingendo ai linguaggi delle arti circensi, gioca sui temi del doppio e dell’identità, in attesa del Gala per la Giornata Internazionale della Danza, giovedì 23 aprile, una vera e propria festa che celebra la vitalità del linguaggio coreutico.
A chiudere la rassegna, sabato 9 maggio, sarà un’importante ricorrenza: la Fondazione Egri festeggia la coreografa Susanna Egri, fondatrice e attuale presidente dell’omonima Fondazione, in occasione dei suoi cento anni, con “Susanna Egri: Centenario”, un grande evento in collaborazione coi principali partner locali, nazionali ed internazionali.
Anche per la stagione 2025-26 Canelli In Teatro conferma inoltre un’offerta didattica per le scuole, con cinque spettacoli dedicati ai giovani spettatori: Lo Schiaccianoci (EgriBiancoDanza, 17 novembre 2025), Non tutti sanno che(ResExtensa, 12 dicembre 2025), A sbagliare le storie (Ersilia Danza, 6 marzo 2026), Einstein – The Dark Matter (EgriBiancoDanza, 18 marzo 2026), e Il Gatto con gli Stivali (Compagnia degli Istanti, 10 aprile 2026).
Il programma sarà inoltre arricchito del progetto Le Isole del Gesto: una serie di appuntamenti che, nel corso dell’anno, porteranno i linguaggi della danza e dello spettacolo dal vivo anche fuori dal teatro. Dalle Jam Session alla Chiesa di San Rocco, vere e proprie “incursioni” artistiche al via il 16 di settembre, agli appuntamenti di Professione Spettatore. Con "Professione Spettatore”, in particolare, la Fondazione Egri organizza una serie di incontri aperti al pubblico per approfondire gli spettacoli, conoscere gli artisti e vivere da vicino il processo creativo: ad arricchire l’offerta per la stagione 2025-26 è un ciclo di incontri per i più piccoli con Professione spettatore Kids.
Roberta Rosa Giovine, Sindaca della Città di Canelli, dichiara: «L’arte non è e non è mai stata solo intrattenimento. Per svolgere pienamente la sua funzione, in tutte le epoche, l’arte ha dovuto rimettere in discussione, sconcertare, sfidare. E lo fa anche oggi, attraverso modalità ancora una volta nuove, che interrogano noi, cittadini del mondo attuale, sui grandi temi della nostra esistenza e del nostro presente con un linguaggio pregno di futuro. L’arte contemporanea non è il discrimine tra “chi capisce” e “chi non capisce”, non punta a un pubblico scelto, ma è quanto mai universale e sollecita l’intuizione di chiunque la osservi e la ascolti senza pregiudizi; supera quasi sempre le lingue parlate e fa emergere le nostre ansie, i nostri sogni, i nostri traumi, i nostri interessi. Canelli ha accolto l’arte contemporanea in più forme. La Fondazione Egri per la Danza anima ormai da diverse stagioni gli spazi cittadini con il teatro e, in particolare, con la danza contemporanea, portandola là dove il cittadino e il visitatore possono fruirne. Il traguardo dell’iscrizione del nostro Teatro Balbo fra i soli quattro Crid nazionali, grazie al lavoro di qualità della Fondazione Egri, aggiunge un tassello fondamentale alla prospettiva di crescita culturale di noi cittadini e del territorio, inscrivendosi nella scommessa di futuro per Canelli e raccogliendo la sfida lanciata da altri centri del sud Piemonte, i quali si sono candidati a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea».
Raphael Bianco, Vicepresidente Fondazione Egri, commenta: «Con la stagione 2025/2026, Canelli In Teatro interseca e condivide il proprio palinsesto, pratiche ed azioni con l'articolato progetto Ipuntidanza, oggi riconosciuto dal Ministero della Cultura come Crid – Centro di Rilevante Interesse per la Danza, e che si snoda su tutta la Regione Piemonte. Questo riconoscimento, che premia vent’anni di lavoro sul territorio, è per noi un punto di arrivo e insieme un punto di partenza: Canelli, tra i poli più attivi del network, rappresenta un modello virtuoso di diffusione culturale in dialogo con le comunità. La stagione che presentiamo – arricchita da nuovi linguaggi, dalla prosa al circo, e da format di coinvolgimento del pubblico come Le Isole del Gesto e Professione Spettatore – conferma la centralità del Teatro Balbo come luogo di produzione di senso, identità e futuro. Con questa stagione vogliamo tradurre il nostro impegno, a fianco dei nostri partner, a rigenerare il tessuto culturale dei territori, attraverso l’eccellenza artistica, la formazione e una partecipazione autentica delle cittadine e dei cittadini».
Matteo Negrin, direttore Piemonte dal Vivo, aggiunge: «Collaborare alla rassegna “Canelli in Teatro” insieme alla Fondazione Egri nell'ambito del progetto Corto Circuito significa dare spazio a un'idea di cultura che è al tempo stesso radicata nel territorio e aperta al mondo. Questa rassegna rappresenta un esempio virtuoso di come lo spettacolo dal vivo possa diventare motore di incontro, riflessione e partecipazione collettiva. Piemonte dal Vivo è orgogliosa di contribuire alla crescita di questa iniziativa culturale che continua a dimostrare la sua capacità di innovare e creare connessioni tra artisti e comunità».