Il Coordinamento Asti Est lancia campagna sulle case popolari per contrastare il degrado diffuso: «Chiediamo agli inquilini di prendere in mano il loro cellulare, scattare foto delle tante cose che non vanno e mandarcele».
Da anni il Coordinamento Asti Est denuncia lo stato di abbandono in cui versano gli edifici di edilizia residenziale pubblica. Pavimenti rotti, muffa e umidità, cantine e garage allagati, alloggi vuoti e abbandonati e addirittura murati sono problemi quotidiani con i quali i residenti convivono spesso nell'indifferenza generale.
«La documentazione che cerchiamo non serve a noi, serve a chi non vuole ascoltare: l’Atc, il Comune, la Regione, la politica nazionale tutta - aggiungono dal Coordinamento -. Se non vogliono ascoltare, li obbligheremo a vedere. E ad assumersi la responsabilità delle loro decisioni. Dicano chiaramente che chi non dispone di un reddito alto deve rassegnarsi a vivere in condizioni indegne di un paese civile, sempre che riesca a trovare un tetto seppur malandato. Dicano che questa è la condizione dei poveri nelle mitiche società occidentali, quelle che hanno lo ‘stile di vita’ che il mondo ci invidia e per il quale siamo disposti a fare le guerre. Dicano che i soldi che servirebbero non si trovano perché li usiamo per fabbricare armi. Oppure...provvedano!».
Come Coordinamento Asti Est andremo a presentare questa iniziativa in tutti i quartieri popolari della città, chiedendo per l’appunto l’attiva collaborazione di chi ci abita. Siano gli inquilini a raccontare con le immagini. Inizieremo giovedì 1° agosto alle 18,30 nel cortile degli edifici di Corso Volta (Via Malta. E proseguiremo. Entro l’autunno contiamo di avere un bel dossier da presentare pubblicamente. Vi terremo informati.
Ps: se chi legge queste righe ha qualcosa da segnalare, può inviare fotografie e descrizioni al numero whatsapp 371-5949419 o alla mail coordastiest@gmail.com.