Bilancio 2026, UniTo tra crescita e sostenibilità

Per la rettrice Cristina Prandi si apre una nuova fase per l'Ateneo torinese

Loredana Polito 26/12/2025
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Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Torino ha approvato all’unanimità il Bilancio di Previsione 2026, al termine di un percorso articolato che ha coinvolto la governance di Ateneo, l’Amministrazione, il Senato Accademico e il Collegio dei Revisori dei Conti. Un passaggio formale che, nei fatti, segna l’avvio di una nuova fase per uno dei maggiori atenei italiani, chiamato oggi a coniugare crescita, sostenibilità e responsabilità in un contesto nazionale sempre più complesso.

Negli ultimi anni UniTo ha conosciuto una crescita significativa sotto il profilo patrimoniale, strutturale e umano. Tra il 2020 e il 2024 le immobilizzazioni materiali sono aumentate da 286 a oltre 360 milioni di euro, mentre l’attivo patrimoniale ha superato la soglia di 1,6 miliardi. Le riserve complessive ammontano oggi a circa 360 milioni di euro, un dato che testimonia la solidità dell’Ateneo e la sua capacità di investimento nel medio periodo. Parallelamente, sono cresciuti anche la popolazione studentesca – oggi oltre 80 mila iscritti – e il personale, che ha raggiunto quota 4.567 unità tra docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo.

Una dinamica espansiva che riflette la vitalità dell’Università, ma che ha comportato anche un aumento strutturale dei costi. Tra il 2020 e il 2024 le spese di gestione sono cresciute di quasi 100 milioni di euro, anche per rafforzare i servizi agli studenti, sostenuti con oltre 40 milioni aggiuntivi. Nello stesso periodo, il costo del personale è aumentato di più di 80 milioni. A pesare è inoltre il quadro nazionale, segnato dalla discontinuità del Fondo di Finanziamento Ordinario: dal 2024 l’Ffo non copre più integralmente gli adeguamenti stipendiali, trasferendo sugli atenei una pressione finanziaria crescente.

In questo contesto, il Bilancio di Previsione 2026 prevede, pur in presenza di una prima azione di contenimento della spesa, il ricorso alle riserve per 27 milioni di euro, che si sommano a quelle già utilizzate negli esercizi precedenti. Una scelta definita necessaria nel breve periodo, ma considerata non sostenibile nel medio-lungo termine. Da qui la consapevolezza, esplicitata dagli organi di governo, dell’urgenza di intervenire con tempestività e responsabilità.

Le priorità individuate dall’Ateneo restano chiare: tutela dei servizi per studentesse, studenti e comunità universitaria; reclutamento e valorizzazione del personale, con particolare attenzione alle figure pre-ruolo; mantenimento delle risorse dipartimentali; piena operatività delle direzioni amministrative, soprattutto in ambiti strategici come sicurezza e manutenzione. Linee di indirizzo che si inseriscono in un dibattito più ampio, comune a molte università italiane, chiamate a preservare qualità didattica e ricerca in uno scenario di risorse incerte.

Per sostenere queste scelte, UniTo avvierà un modello di controllo di gestione più rigoroso, continuativo e partecipato. È già stato istituito un gruppo di lavoro dedicato alla riduzione dei costi operativi, all’introduzione di limiti all’autorizzazione della spesa nel corso del 2026 e a una programmazione più sostenibile del reclutamento. A settembre 2026 prenderà inoltre avvio il processo di redazione del Bilancio Previsionale 2027 e del triennio 2027-2029.

«Questo bilancio apre una nuova fase», ha dichiarato la Rettrice Cristina Prandi. «Un percorso fondato sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla fiducia nella nostra comunità». Partendo dalla solidità patrimoniale dell’Ateneo, l’Università di Torino intende affrontare con consapevolezza le sfide poste dall’attuale contesto finanziario nazionale, rafforzando al contempo l’interlocuzione istituzionale, anche attraverso la Crui, per sollecitare un incremento dell’Ffo e risorse straordinarie a sostegno della ricerca e degli investimenti legati al Pnrr. Un equilibrio delicato, ma decisivo, per garantire continuità e futuro a uno dei principali poli universitari del Paese.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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