Eventi diffusi a Breo lungo tutto l'anno

Una riflessione con assessore e presidente As.Com all'indomani del successo di "Peccati di gola"

Roberto Formento 13/11/2025
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Partiamo da un presupposto. “Peccati di gola” ha funzionato. Perché se l’obiettivo di un evento è far “muovere” il pubblico alla scoperta-fruizione di una città, allora il bersaglio è stato centrato: tantissime le persone che hanno frequentato il Centro storico di Breo, l’hanno reso vivo e vitale. Tanti bambini, ragazzi e famiglie. E questo indipendentemente sia dal ‘nome’ dell’evento stesso, che dal format, che obiettivamente con l’enogastronomia (punto focale del vecchio ‘Peccati’) non ci azzeccava poi quel granché.
Anche stimolati da alcune chiacchierate fatte nel corso della manifestazione, abbiamo provato a proiettare i ‘Peccati’ in un lasso di tempo più dilatato. Insomma: una serie di eventi a beneficio del Centro storico, soprattutto del commercio in sede fissa. Pensabile, plausibile, fattibile? Lo abbiamo chiesto all’assessore alle Manifestazioni Alessandro Terreno, e al presidente dell’As.Com. Mattia Germone, che in qualità di presidente dell?Associazione La Funicolare si è calato anche nei panni di organizzatore di eventi.

Il successo di «Peccati di gola» in termini di pubblico è stato evidente. Ha funzionato per tutti?
TERRENO: ‘Peccati di Gola’ ha funzionato anche perché ha proposto un format nuovo, focalizzandosi su una categoria: le famiglie. Ringraziamo chi si è impegnato per la sua realizzazione. A mio avviso ne hanno beneficiato anche i commercianti, anche quelli in aree meno frequentate, come piazza Santa Maria Maggiore. 

GERMONE: ‘Peccati di gola’ è stata una bellissima proposta, ha funzionato. Complimenti all’idea, innovativa ed utile, di inviare un messaggio promozionale a tutti i capifamiglia. Quando, come Funicolare, abbiamo avuto la preoccupazione che ‘Peccati’ avrebbe anche potuto non realizzarsi abbiamo insistito che venisse comunque organizzato qualcosa, anche per intercettare il movimento sempre consistente che portano i giorni attorno ai Santi. Ringraziamo quindi per aver accolto la richiesta, bravi anche gli organizzatori a lanciare una bella proposta con così poco tempo a disposizione. Sono forse mancate le osterie, a posteriori non avrei chiamato l’evento ‘Peccati di gola’, ma il successo c’è stato. Ora ci incontreremo con i commercianti per capire se il successo ha creato anche un indotto. 

Cosa ne pensate di una ancor più stretta sinergia Comune-commercianti per la realizzazione di eventi simili - rivolti alle famiglie - nel centro storico di Breo lungo tutto l’anno? Magari una volta al mese il sabato e le domeniche? Economicamente sostenibile? I commercianti potrebbero arrivare ad autotassarsi per finanziare gli eventi?

TERRENO: Eventi simili lungo tutto l’anno? Sarebbe indubbiamente bello. Ma costoso. ‘Peccati di gola’ è costato oltre 100 mila euro, 70 mila dei quali dalla Fondazione CRC, 30 mila da Intesa San Paolo, più un contributo dalla Regione per la Fiera del tartufo e altri finanziamenti. Sarebbe molto complicato un esborso simile per un ciclo di eventi.

GERMONE: Proponiamo già ai commercianti che fanno parte delle associazioni l’apertura straordinaria la quarta domenica del mese in occasione di Mondovì Rétro. I tesserati si sono autotassati per realizzare i pannelli e i totem pubblicitari, e per vari strumenti pubblicitari. Vedo molto difficile richiedere ulteriori esborsi per un ‘qualcosa’ che può non avere risultati e ritorno immediati. Siamo comunque tutti convinti che qualcosa vada cambiato.

Prendiamo un evento molto simile a quanto visto a ‘Peccati di gola’, con animazione sulle piazze: i Doi pass. Possibile modificarne la formula, estenderli non solo all’estate, cambiarli per provare a intercettare maggiormente, come lo scorso week-end, le famiglie, con i negozi aperti?
TERRENO: Premetto che i Doi pass non sono un evento ‘del Comune’, ma organizzato da terzi. Senza eliminare ciò che ha sempre funzionato, sarei per cambiare leggermente la formula, provando anche qui ad indirizzarsi ad un target di famiglie, provando a calamitare un pubblico ancora più consistente attraverso l’esibizione di un artista di grande richiamo.

GERMONE: I Doi pass, così come sono, non li cambierei. Non credo che, ad esempio, spostati al sabato pomeriggio funzionerebbero. In merito alla sinergia tra eventi e commercio, il problema non si esaurisce tutto qui: l’evento, qualsiasi dimensione abbia, attrae gente, semmai è la quotidianità che manca. Basta vedere l’interesse che c’è stato domenica per Cavoli tuoi. Ma occorre avere bene in mente l’identità del pubblico che si vuole raggiungere. Tenendo ben presente che il fruitore di un evento, grande o piccolo che sia, non necessariamente acquista. 

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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