Sono trascorsi 130 anni dalla scoperta dei raggi X, i cui eredi indiscussi sono i Tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM), che quest’anno celebrano il sessantesimo anniversario dal riconoscimento giuridico. Per l’occasione, venerdì 7 novembre, a Genova presso il Policlinico San Martino, si è svolto, un convegno per accendere i riflettori su questa professione sanitaria, tassello indispensabile dei percorsi diagnostici. Al centro dell’evento, organizzato dall’Ordine delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Genova, Imperia e Savona, l’excursus storico, le migliori pratiche cliniche, le evoluzioni provenienti dal territorio e le sfide e le opportunità di una professione, in costante evoluzione. Ad aprire i lavori il presidente, Antonio Cerchiaro, che ha sottolineato il ruolo dell’Ordine nel promuovere iniziative di integrazione tra istituzioni, per valorizzare e rendere riconoscibili le professioni sanitarie rappresentate, per una sanità più vicina ai bisogni delle persone. Cerchiaro: “il nostro impegno è finalizzato al riconoscimento sociale delle nostre professioni, per offrire ai cittadini un visione complessiva del panorama sanitario italiano, a tutela della loro stessa salute”. Al simposio hanno partecipato rappresentanti istituzionali, esperti del settore ed esponenti del mondo accademico locale. Tra loro Alfonso Scardigno, già presidente del Collegio TSRM di Genova, che ha apportato il contributo storico della categoria, Silvia Boschi, docente all’Università di Genova e componente della Commissione di albo dei TSRM, che insieme al presidente Cerchiaro, ha approfondito i temi che hanno portato alla redazione del nuovo Codice deontologico per i Tsrm, illustrandone gli articoli fondamentali. La professoressa di UniGe, Cinzia Massara, ha introdotto il tema dell’evoluzione della formazione universitaria, sottolineando le nuove competenze richieste ai Tsrm. Tra i temi che hanno segnato il convegno, le esperienze professionali liguri, dal progetto “Dose team” - modello per il monitoraggio delle radiazioni di cui si sono fatti portavoce Marco Passerini, Federico Palmacci, Martina Silvia Gatto e Fabio Teggi - , al focus sulla radiologia domiciliare - grazie alle relazioni di Iuri Dotta e Barbara Stringaro, rispettivamente da Asl 2 savonese e Asl 1 imperiese - che hanno rappresentato dati e buone pratiche provenienti direttamente dal territorio. Marco Ciccone ha ribadito come “il ruolo dei Tecnici di radiologia sia centrale, non solo per la qualità delle prestazioni offerte, ma per il futuro stesso del Ssn, a garanzia di trasparenza e sicurezza nelle cure”, richiamando l’attenzione sull’aggiornamento scientifico, etico e deontologico della professione. Al dibattito hanno partecipato anche gli studenti del corso di laurea in Tsrm, che hanno reso il confronto vivace, restituendo testimonianze ricche di spunti, arricchendo l’incontro, rilanciando il valore identitario e innovativo de Tsrm. “Aprire il dibattito con i giovani e con le realtà universitarie – ha aggiunto Ciccone – rappresenta un impegno permanente nella costruzione del futuro e della credibilità della nostra professione”.