Droga e cellulari sequestrati nel carcere di Marassi

A dare la notizia è Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

05/05/2025
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Una ventina di telefoni cellulari ed un ingente quantitativo di droga destinata ad alcuni detenuti del carcere di Marassi, a Genova. È quanto conteneva un pacco intercettato con grande attenzione e professionalità dal personale di Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa circondariale della Valbisagno. A dare la notizia è Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “L’attenta vigilanza dei Baschi Azzurri in servizio a Marassi ha portato all’immediato sequestro del pacchetto, anche se non è stato possibile fermare chi lo ha lanciato ma confidiamo nella visione delle telecamere di servizio”, prosegue il sindacalista, che rimarca i pericoli legati al possesso, allo smercio ed all’uso di droga in carcere: “Sono sempre più frequenti gli episodi i ritrovamenti di telefoni cellulari e droga all’interno delle carceri, grazie al lavoro della Polizia Penitenziaria che opera con pochi mezzi e scarse risorse umane”. “E’ sempre più sentita – conclude Tristaino – l’esigenza di schermare gli istituti penitenziari liguri e della Nazione per evitare che i telefoni cellulari che vengono introdotti e detenuti illegalmente possano funzionare, come invece avviene oggi. Riteniamo che sia l’unica forma di prevenzione possibile, atteso che l’introduzione di uno specifico reato nel Codice penale non ha sortito gli effetti sperati”. “Un plauso va a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che con abnegazione e grande professionalità, è riuscito, ancora una volta, ad esaltare la presenza dello Stato a Marassi”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il quale si augura “che almeno questa volta il minuzioso lavoro della Polizia Penitenziaria possa essere rispettato e valorizzato come merita”. Sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale di Polizia Penitenziaria, ricordando che “nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Servono fatti concreti, nello specifico, senza però dimenticare che sulla questione detentiva minorile va fatta una riflessione più approfondita, che porti a non avere più maggiorenni tra i detenuti. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio", conclude il leader nazionale del SAPPE.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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