Si chiude positivamente l’esperienza di «Area Piemonte», lo stand della Regione presente alla quindicesima edizione di Terra Madre, la kermesse internazionale dedicata al cibo di qualità terminata ieri al Parco Dora di Torino.
Sono state oltre quattromila le persone che hanno partecipato agli appuntamenti e alle degustazioni organizzate nell’ambito del calendario predisposto dalla Direzione Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, in collaborazione con Visit Piemonte.
Durante la manifestazione, gli eventi proposti dalla Regione sono stati 41 e hanno visto protagonisti oltre 60 prodotti Dop, Igp, Sqn e Pat, abbinati a circa 20 vini doc e docg, oltre al Brachetto d’Acqui (il ‘Vitigno dell’anno 2024’ per la Regione Piemonte) e 4 birre artigianali del Consorzio Bop - Birra Origine Piemonte.
Tre i filoni che hanno guidato il programma: la scoperta dei prodotti di qualità certificata, il territorio visto attraverso le Agenzie turistiche locali (Atl) e i Distretti del cibo e gli incontri rivolti soprattutto agli addetti ai lavori.
A fare da filo conduttore, l’eccellenza locale, l’importanza di incentivare la filiera corta per permettere ai consumatori di ottenere cibo accessibile e di qualità garantita, i programmi a sostegno dell’agricoltura biologica e le politiche regionali per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 a favore delle aziende e di tutto il settore agroalimentare.
A chiudere la cinque giorni torinese dello stand regionale è intervenuto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accolto dal governatore del Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi, Paolo Bongioanni. Erano presenti anche la vicepresidente Elena Chiorino e l’assessore alle Politiche Sociali Maurizio Marrone.
Nell’occasione, l’esponente del Governo Meloni ha dichiarato: «Il Piemonte è regione leader in Italia per la qualità agroalimentare, che ha saputo valorizzare da sempre. Un mio inarrivabile predecessore di quasi due secoli fa, il conte Cavour, si dichiarava 'politico per professione, agricoltore per vocazione'. Da ministro e poi da capo del Governo seppe sviluppare una produzione che garantisse valore e anche sviluppo economico. Ebbe l’intuizione di preservare la qualità e aprire all’innovazione. Dobbiamo imparare da questa lungimiranza per affrontare le sfide che ci attendono».
«L'Italia – ha aggiunto Lollobrigida – deve essere all'avanguardia e pensare che non basta dare cibo a tutti, ma buon cibo a tutti, come anche sottolineato nel corso del confronto avuto al G7 Agricoltura di Siracusa, appena concluso. È necessario investire responsabilmente in un'agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti e tutte».
«Si chiude una settimana che ha visto il cibo e il nostro patrimonio agroalimentare al centro del dibattito pubblico. Le parole chiave che hanno accompagnato il G7 di Siracusa sono le stesse di Terra Madre: dobbiamo offrire un prodotto buono, sano, giusto. Nessuno nella filiera di produzione dovrà essere stato sfruttato nella dignità» – hanno sottolineato il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale Paolo Bongioanni.
«Siamo orgogliosi – hanno concluso – di continuare a ospitare questo straordinario appuntamento che ha visto ancora una volta protagonista il nostro territorio con i suoi tanti prodotti di eccellenza enogastronomica. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari è stata anche occasione per riflettere sulle numerose opportunità professionali del comparto».