Pochi sacerdoti, due paesi del Torinese senza messa a Natale
Succede a Levone e a Barbania. La Politica locale si appella al cardinale Repole
Pochi sacerdoti in servizio e salta la tradizionale messa della vigilia di Natale: succede a Levone e a Barbania, nel Torinese, dove la politica locale è pronta a chiamare in causa l'arcivescovo di Torino, il cardinale Roberto Repole.
Il primo cittadino di Levone, infatti, Massimiliano Gagnor, è deciso a confrontarsi con la diocesi, dal momento che la decisione di annullare la messa sarebbe frutto della riorganizzazione delle funzioni religiose nelle parrocchie che compongono l'unità pastorale. Agli abitanti di Levone e Barbania, toccherà partecipare alla messa natalizia nella chiesa di Rocca Canavese.
"Pur condividendo la necessità di ottimizzare l'attività su un territorio molto esteso - dice il sindaco Gagnor - il disagio avvertito dalla comunità di Levone è evidente. Non solo dal punto di vista spirituale, ma anche per le difficoltà di una popolazione per lo più anziana e fragile a muoversi, a tarda notte e in inverno, verso un'altra chiesa fuori territorio". Il sindaco aveva già proposto di iniziare il progetto di aggregazione territoriale partendo da funzioni ordinarie, in modo da ridurre l'impatto sulla comunità: "Non abbiamo ottenuto alcun riscontro - aggiunge Gagnor - per questo ho condiviso con il parroco l'intenzione di segnalare il caso all'arcivescovo di Torino".