Ancora episodi di violenza nel carcere di Ivrea segnalati dall'Osapp, l'organizzazione autonoma della polizia penitenziaria. Ieri due agenti sono rimasti feriti: il primo mentre tentava di evitare uno scontro tra due detenuti; il secondo quando un ristretto straniero lo ha aggredito per ottenere l'accesso immediato all'infermeria. L'agente, in questo caso, ha riportato anche una contusione alla mano destra con una prognosi di venti giorni.
Questa mattina, invece, un detenuto si è arrampicato sul muro del cortile passeggio protestando e chiedendo di fare una telefonata. Dopo una lunga opera di persuasione, durata circa due ore, l'uomo è sceso.
«Le carceri italiane - dichiara il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci - sono sempre più simili a campi di battaglia. In particolare, la situazione del carcere di Ivrea genera fortissimo allarme, tenuto conto che nulla di veramente risolutivo viene attuato. Non è risultato di una qualche utilità l'invio in missione forfettaria da 110 euro al giorno, e per tre giorni alla settimana, di un funzionario dalla Calabria, mentre il carcere è privo da quattro anni di un comandante di reparto titolare».
Il sindacato segnala inoltre che il funzionario proveniente dalla Calabria part-time, «sempre a 110 euro al giorno aggiuntive alla retribuzione, nei giorni rimanenti presta servizio nel carcere di Torino dove sono già di stanza un primo dirigente, un dirigente e due commissari del corpo. A Ivrea il personale è allo stremo, costretto a lavorare in condizioni estenuanti e senza una guida stabile, mentre il livello di disorganizzazione e degrado nell'istituto è giunto ai massimi storici».