È un piano ad ampio raggio, che va dalla nuova Fiat 500 al Battery Technology Center, passando per la produzione di cambi per modelli ibridi, quello presentato da Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, al Tavolo Stellantis al Mimit a Roma.
Nel dettaglio, i progetti vedono la produzione della versione ibrida della attuale 500 dalla fine del 2025, confermano la produzione di una nuova generazione di 500 fino al 2032-2033, mentre per i cambi eDct – oggi realizzati per modelli ibridi per Alfa Romeo Junior, Fiat 600, Jeep Avenger, Citroen C4, Peugeot 2008 – si stima una crescita a 600 mila unità all'anno con la possibilità (ed è una novità) di salire fino a quota 900 mila.
Per lo stabilimento torinese di Mirafiori, Imparato conferma poi il valore dell'Hub dedicato all'Economia Circolare, che dovrebbe crescere e aumentare i ricavi legati al riciclo. Nel primo anno l'unità ha lavorato diecimila motori, diecimila cambi e ha rigenerato mille batterie rigenerate; sono stati cinquemila i veicoli ricondizionati e 1,8 milioni i componenti lavorati.
C’è stata anche la localizzazione a Torino del centro decisionale per l'Europa, considerato dal Gruppo «un segnale della centralità dell'Italia» oltre all'hub internazionale della redditizia divisione di veicoli commerciali Pro One.
In aggiunta Stellantis ricorda il programma GrEEn-campus, per la trasformazione dei luoghi di lavoro, con la creazione di ambienti collaborativi e a zero emissioni di carbonio, e il Battery Technology Center, che aumenta la capacità del Gruppo di progettare, sviluppare e testare pacchi batteria, moduli, celle ad alta tensione e software che andranno ad alimentare i futuri veicoli Stellantis. Il centro è tra i più grandi dell'industria automobilistica europea.
Stellantis ha anche ribadito il suo impegno nel sostegno finanziario della joint venture Acc e che comunicherà il suo piano nel 2025 e che resta aperta a studiare la realizzazione della Gigafactory in base all'evoluzione delle tecnologie e in considerazione del mercato e della competitività dei fattori abilitanti del sistema Paese.
«Il treno della storia non si ferma due volte. Il tempo è venuto per noi, Stellantis, di fare squadra con l'Italia per affrontare le sfide esistenziali che affrontiamo e sottovalutate da alcuni in Europa. Lo farò direttamente, concretamente. Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi ci metto la faccia» – ha aggiunto Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, al Tavolo Stellantis al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
«Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l'auto italiana ed europea» – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
«È il momento – ha detto – delle decisioni, è il momento della responsabilità». Urso ha quindi ringraziato tutti gli attori intervenuti al Tavolo che «dopo due anni di intenso lavoro comune ci permettono finalmente di segnare una svolta, in Italia e in Europa».
«In queste settimane – ha aggiunto il rappresentante del Governo Meloni – ho doverosamente sentito tutti gli attori presenti al tavolo: dai presidenti delle Regioni ai segretari generali dei sindacati, dall'Anfia alle confederazioni di impresa. Il sistema Italia può agire insieme per il rilancio del settore automotive nella difficile fase di rinnovamento tecnologico e transizione industriale».
«È evidente – commenta il segretario cittadino di Forza Italia a Torino, Marco Fontana – che l’auspicio di tutta la politica, in primis di Forza Italia, è quella del rilancio della produzione ‘made in Italy’ e soprattutto ‘made in Torino’. Fino a qualche giorno fa parlavamo di 50mila posti a rischio, ora, se i piani verranno rispettati, vedremo una timida schiarita per l’indotto dell’auto in Piemonte, figlio anche degli sforzi compiuti dal nostro Governo, che su questa partita ci ha messo la faccia, ma ha anche chiesto rispetto per lavoratori e lavoratrici e Istituzioni».