Torino consolida nel 2025 il suo ruolo di grande capitale culturale europea grazie a numeri che raccontano un sistema museale in forte espansione, capace di attrarre pubblico nazionale e internazionale anche in un anno segnato da cantieri, lavori di rinnovamento e scelte programmatiche orientate alla qualità. A trainare l’intero comparto è il Museo Egizio, che chiude l’anno con un nuovo record di visitatori e si conferma il principale polo culturale della città.
Il Museo Egizio ha infatti registrato nel 2025 ben 1.273.354 ingressi, con una crescita del 22,8% rispetto al 2024, anno del bicentenario. Un risultato di grande rilievo, ottenuto nonostante le complessità logistiche determinate dal cantiere per la realizzazione della nuova piazza Egizia. Aprile è stato il mese con il maggiore afflusso di pubblico, mentre maggio ha segnato l’incremento percentuale più alto sull’anno precedente, a conferma di un’attrattività ormai strutturale e non legata a eventi straordinari.
Numeri molto positivi anche per il Museo Nazionale del Cinema, che chiude il 2025 con oltre 760 mila presenze alla Mole Antonelliana. Un risultato significativo che conferma il trend di crescita degli ultimi anni, pur risentendo della chiusura dell’ascensore panoramico per manutenzione programmata nei mesi di giugno e luglio. «È un dato importante che rafforza il percorso di sviluppo del museo», sottolineano il presidente Enzo Ghigo e il direttore Carlo Chatrian. «La Fondazione consolida il suo ruolo di hub culturale a livello locale, nazionale e internazionale, arrivando a coinvolgere quasi un milione di presenze se si considerano tutte le attività afferenti al museo». Oltre alle visite alla Mole, il bilancio comprende infatti il Cinema Massimo, i festival CinemAmbiente, Lovers Film Festival e Torino Film Festival, il TorinoFilmLab e numerose collaborazioni con prestigiosi enti culturali.
Si conferma sopra quota mezzo milione di visitatori anche Venaria Reale, che per il secondo anno consecutivo supera ampiamente questa soglia, raggiungendo 565.378 presenze paganti tra Reggia, Giardini e Castello della Mandria. Nel corso dell’anno il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, presieduto da Michele Briamonte e diretto da Chiara Teolato, ha proposto un calendario fitto di iniziative ed eventi, rafforzando il posizionamento internazionale del complesso e rilanciando l’indirizzo dell’Italian Royal Experience, pensato per valorizzare in modo integrato patrimonio, ricerca e innovazione.
Il 2025 segna un passaggio chiave anche per il Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile, che chiude l’anno come una fase di profonda trasformazione e riposizionamento culturale. I visitatori sono stati 372.200, in linea con il 2024 nonostante le parziali chiusure dovute ai lavori di aggiornamento del percorso espositivo e una programmazione orientata a mostre più di nicchia. Il 67% degli ingressi è stato pagante, il 7% ha utilizzato l’Abbonamento Musei e il 9% la Torino Piemonte Card, mentre il restante 16% è rappresentato da ingressi gratuiti. Aprile è risultato il mese di maggiore affluenza con 40.754 visitatori, seguito da agosto con 33.954 presenze. Nel corso dell’anno il Mauto ha inaugurato nuove sezioni dedicate al futuro della mobilità e al design, riscritto l’apparato didascalico e avviato il progetto Convergenze, che introduce un dialogo strutturato tra automobile e arte contemporanea. «Il Museo ripensa l’automobile come fenomeno multiculturale e strumento di lettura del presente», ha spiegato il presidente Benedetto Camerana.
Chiude il 2025 con un traguardo simbolico anche il Museo Lavazza, che registra 92 mila visitatori nell’anno e supera complessivamente i 500 mila ingressi dalla sua apertura nel 2018. Ospitato nella Nuvola Lavazza, il museo d’impresa del gruppo si conferma tra i principali poli culturali cittadini, grazie a un’offerta esperienziale e multimediale in continua evoluzione. Nel 2025 è stato rafforzato anche l’impegno sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione con il progetto «Il Museo è Aperto», pensato per rendere il percorso di visita fruibile a pubblici con esigenze diverse.
Nel complesso, i dati del 2025 restituiscono l’immagine di una Torino capace di fare sistema, dove grandi istituzioni storiche, residenze monumentali e musei d’impresa contribuiscono a un’offerta culturale ampia e competitiva. Un patrimonio che, numeri alla mano, continua a crescere e a rafforzare l’attrattività della città.