Parte a Torino il progetto europeo EnviRights - Empowering eNVIronmental Rights defenders through monitoring, capacity building and advocacy in Europe, finanziato dal Programma Europeo Cerv-2024-Char-Liti con l’obiettivo di supportare le organizzazioni della società civile nell'attuazione e diffusione dei principi della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
In particolare, EnviRights nasce per rispondere alla necessità, sempre più urgente in Europa, di tutelare i diritti e le libertà civili fondamentali nel campo dell’attivismo ambientale, specialmente giovanile. Il progetto vede la collaborazione di prestigiosi enti e organizzazioni europee e tra questi c’è l’Università di Torino con il suo Dipartimento di Psicologia. Capofila è l’associazione Vol.To - Volontariato Torino Ets, dove il 2 e il 3 settembre si svolgerà il meeting d’avvio con i rappresentanti di tutti i partner: Università di Torino (Unito); Volontariato Torino Ets (Volto); Green Legal Impact (Gli), Germania; Environmental Management and Law Association (Emla), Ungheria; Hellenic Youth Participation (Hyp), Grecia; Municipality of Érd (Erd), Ungheria; European Association for Local Democracy (Alda), Francia.
Negli ultimi anni – evidenzia il progetto – si sono intensificate limitazioni e pressioni sui movimenti ecologisti europei, compromettendo in particolare il diritto alla libertà di espressione, informazione, riunione e associazione, garantito dagli articoli 11 e 12 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Gli obiettivi di EnviRights sono: migliorare le metodologie di monitoraggio del rispetto dei diritti degli attivisti ambientali attraverso un sistema condiviso a livello europeo; rafforzare le capacità di resilienza e consapevolezza degli attivisti, fornendo strumenti concreti per affrontare e reagire agli attacchi contro l'attivismo ambientale pacifico; promuovere dialogo e sensibilizzazione tra attivisti, operatori dei media, decisori politici e autorità pubbliche, favorendo una comunicazione più efficace e costruttiva.
L’Università di Torino avrà un ruolo centrale nella ricerca, nel coordinamento metodologico e nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, confermando così il suo impegno a supporto della sostenibilità, dei diritti fondamentali e della giustizia ambientale a livello internazionale. Il progetto, che avrà durata biennale (1° giugno 2025 – 31 maggio 2027), rappresenta un importante passo avanti nella tutela delle libertà civili e nella promozione di un attivismo ambientale consapevole, informato e tutelato in Europa.
«Le attività di monitoraggio e sensibilizzazione previste da EnviRights – spiegano gli organizzatori – sono particolarmente rilevanti perché rispondono a un contesto europeo sempre più critico, caratterizzato da episodi di criminalizzazione e delegittimazione degli attivisti per l’ambiente. Particolarmente colpite sono le nuove generazioni, che spesso vedono ostacolata la loro partecipazione democratica da pratiche intimidatorie come le cosiddette Slapp (Strategic Lawsuits Against Public Participation)».
Attraverso EnviRights verrà creato un sistema standardizzato per registrare e analizzare violazioni, promuovendo al contempo politiche più attente e inclusive verso le istanze ambientali. «La formazione mirata prevista dal progetto – concludono gli organizzatori – aiuterà attivisti e organizzazioni ad affrontare al meglio sfide e minacce, migliorando la qualità della partecipazione civica in tutta l’Ue».