In occasione del quarantennale del primo film della saga 'Ritorno al Futuro' di Robert Zemeckis, il Mauto - Museo nazionale dell'automobile di Torino presenta la mostra 'Ritorno al futuro. Prototipi di tempo', che esplora la relazione profonda tra due degli oggetti di design di massa più iconici - gli orologi e le automobili -, mettendone in luce le risonanze emotive, meccaniche e simboliche.
L'apertura al pubblico è prevista per il primo ottobre 2025. Attraverso questa lente, la mostra indaga la percezione contemporanea del tempo - sempre più accelerata e frammentata dall'era digitale -, celebrando al contempo il quarantesimo anniversario di 'Ritorno al Futuro', il film in cui un'automobile si trasforma letteralmente in una macchina del tempo. Protagonista dell'esposizione l'iconica DeLorean DMC-12 del 1981 disegnata da Giorgietto Giugiaro, corredata da figurini e lucidi - provenienti dall'Archivio Italdesign -, selezionati per raccontare il processo creativo dietro alla vettura che ha segnato la storia di cinema e del design. Oltre all'automobile e ai suoi disegni, la mostra omaggia il capolavoro pop con una serie di oggetti originali dalla lavorazione del film.
Costituisce un'installazione a sé la presenza di dodici opere della serie 'Suspended' di Anri Sala, uno dei più grandi artisti contemporanei: dodici - come le lancette di un quadrante - disegni digitali che mettono in relazione tempo e spazio, cronografia e geografia. Lavori di straordinaria bellezza, capaci di offrire una potente riflessione sulla sospensione e fluidità del tempo, ma anche sulla relazione tra eidos e cronos, tra tempo e spazio, tra il visibile e l'impalpabile passaggio delle ore e dei minuti, la sola cosa che - pur non dando prova certa di esistenza, aldilà della misura matematica - lascia tracce indelebili sulle nostre vite.