«I corpi di polizia locale svolgono funzioni accessorie, non hanno compiti di pubblica sicurezza e finché hanno queste funzioni è corretto che siano dotati delle attrezzature utili ai compiti per cui sono deputati. Non entro nel merito della vicenda del teaser e degli incidenti che ci sono stati, ma per quanto mi riguarda penso che per il personale della polizia locale, che non svolge funzioni di contrasto al crimine e all'illegalità, non sia questo l'elemento di valutazione». A dirlo il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, a margine della riunione di giunta.
Interpellato sulla questione, il primo cittadino sottolinea che la sua posizione «é quella che hanno espresso anche molti miei colleghi sindaci del Partito Democratico. Noi oggi abbiamo un'esigenza - sottolinea - quella del recupero della legalità e sicurezza in alcune aree difficili delle nostre città, e oggettivamente stiamo assistendo a una difficoltà da parte del governo di dotare le forze dell'ordine di personale in numero adeguato, ben retribuito, che possa svolgere quella fondamentale funzione di presidio e controllo del territorio in maniera visibile. Per noi - aggiunge Lo Russo - è fondamentale avere un presidio di polizia, pattuglie che girano e far sentire il cittadino sicuro e con grande determinazione chiediamo al ministro dell'Interno un supplemento di sforzo per passare dalle parole ai fatti. La sicurezza non basta invocarla, bisogna fare investimenti».
Critiche dal Sindaco piovono anche per la questione dell'Automotive. «Vogliamo avviare in autunno una discussione che, coinvolgendo gli stakeholder, possa identificare una serie di proposte da portare sul tavolo del governo, perché questo possa accadere serve un tavolo e qualcuno che ascolti. Un tavolo per Torino potrebbe essere un'iniziativa ma il tema è capire qual è il futuro dell'automotive in Italia e su questo faccio fatica a capire la traiettoria del governo. In questi anni non si è capito molto bene quale sia la traiettoria della politica industriale del nostro Paese in tanti settori, in particolar modo quello dell'automotive».
«La dimensione su cui si può giocare una partita di rilancio dell'automotive è essenzialmente europea - osserva il primo cittadino di Torino - e in questa cornice l'Italia deve giocare un ruolo da protagonista, cosa che finora non ha fatto tanto. Il tema del rilancio dell'automotive non può che passare da una strategia nazionale ed europea forti, ma da parte del governo vedo dichiarazioni contrastanti e, soprattutto, non vedo strumenti normativi o finanziari atti a tutelare e sviluppare l'industria e l'automotive, come l'eventuale defiscalizzazione di alcuni oneri o i temi del costo dell'energia o dei crediti di imposta sugli investimenti. Servono iniziative strutturali di carattere nazionale, coordinate con quelle europee», conclude Lo Russo, secondo il quale la proposta avanzata nei giorni scorsi dal segretario della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, di estendere la Zes al Piemonte, è «una proposta da prendere in considerazione».