A quasi un mese dalla 15esima edizione, in programma dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, è giunto il momento di scoprire alcuni degli oltre tremila protagonisti provenienti da 120 Paesi che animeranno la kermesse internazionali: contadine e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, giovani attiviste, espositori del mercato e produttrici dei circa 180 Presìdi Slow Food.
Dal Giappone alle Filippine, dall’Ucraina a Taiwan, dagli Stati Uniti al Messico, dall’austriaca Carinzia all’Araba Alava nei Paesi Baschi, il viaggio di Terra Madre, scandito dal claim ‘We are Nature’, mostrerà come il cibo rappresenti una parte integrante dell’identità di territori e comunità, esplorando tecniche e tradizioni che resistono e si evolvono nel tempo.
Tra Laboratori del Gusto, Appuntamenti a Tavola e degustazioni nella Cucina dell’Alleanza, non mancheranno le occasioni per assaggiare sapori insoliti.
Dall’Africa, si potranno gustare il fonio e la moringa, un grano antico e una pianta ricchi di proprietà benefiche, principali ingredienti dell’insalata indigena preparata da Wisdom Abiro, giovane cuoco a capo del Ghana Food Movement, una rete di agricoltori, cuochi, ricercatori, nutrizionisti e imprenditori, uniti per valorizzare il potenziale del cibo ghanese.
L’Alleanza dei cuochi di Slow Food in Lesotho proporrà invece un laboratorio in cui i piatti della tradizione, come il nyekoe e il lipabi, sararnno presentati insieme a creazioni innovative che utilizzano gli ingredienti indigeni in chiave moderna. Tra questi spiccano prodotti dell’Arca del Gusto, tra i quali diverse varietà di legumi, come fagioli e lenticchie, e cereali, come grano e sorgo rosso e bianco.
Sarà presente anche una forte rappresentanza dall’America Latina, dove i sapori vibranti del platano, frutto amidaceo originario delle regioni tropicali e pietra miliare della cucina tradizionale, hanno nutrito e ispirato intere generazioni. A cucinarlo, in un laboratorio che spazia tra diverse versioni e creazioni, saranno Carlos Estevez e Jennifer Rodriguez, coordinatori dell’Alleanza Slow Food dei cuochi di Repubblica Dominicana e Colombia.
In un altro Laboratorio del Gusto produttori ed esperti del Sud America racconteranno le mille sfumature del cacao, con un approccio multisensoriale che coinvolgerà gusto, tatto e olfatto.
Oltre al cioccolato in purezza, si potrà degustare anche il pozol, una bevanda a base di mais e cacao, consumata in genere soltanto nel sud del Messico e in America Centrale.
Nello spazio allestito dall’Ateneo di Pollenzo, l’alumna dell’Università di Scienze Gastronomiche Abril Macías presenterà la rivista gastronomica ‘Chiù’ e guiderà il pubblico alla scoperta delle bevande dell’America Latina. In degustazione due specialità locali: il miske, la bevanda alcolica distillata ecuadoriana ricavata dall’agave andina, e la chicha, la tradizionale bevanda fermentata dell’America Latina, ottenuta dal mais.
Ci si sposterà poi tra Europa e Asia, con l’Alleanza Slow Food dei cuochi turca, rappresentata a Torino da Serhan Hasdemir e Tülay Bayraktar Saygılı.
A Terra Madre porteranno due piatti che mixano tecniche tradizionali e metodi contemporanei. Dalla cucina, l’antalya piyazi, un’insalata calda di fagioli, e un rotolo di formaggio dell’Arca del Gusto con noci di Kaman e Reyhan (un tipo di basilico viola), polvere di ceci tostati, fichi secchi bardacık e salsa di fichi freschi.
Numerosa anche la partecipazione di Slow Food Corea, che a Parco Dora insieme a Koria, Associazione Culturale Koreani Italiani Adottivi, proporrà un’esperienza interattiva alla scoperta delle salse fermentate della tradizione del Paese – doenjang, pasta fermentata di soia, e gochujang, salsa piccante di peperoncino – in accompagnamento a kimchi e doenjang-guk, un tipo di zuppa tradizionale.
All’ingresso dello spazio dell’Arabia Saudita i visitatori e le visitatrici saranno invece accolti da datteri della varietà Ajwa e caffè tradizionale al cardamomo.
A Parco Dora i personaggi di rilevanza internazionale non animeranno soltanto i banchi del mercato. Li potremo infatti trovare in alcuni spazi espositivi come quello della ‘Slow Food Coffee Coalition’, dove, in una miscela perfetta di didattica e convivialità, si potranno assaggiare diverse tipologie di caffè insieme ai caficultores.
Immersa nella campagna di Rivoli, nel Torinese, Villa La Maggiorana ospiterà la ‘Cena Off’ preparata da Sean Sherman, celebre chef indigeno noto per il suo impegno nella rivitalizzazione e promozione della cucina nativa americana.