Ventimila persone in piazza a Torino per il Primo Maggio

Ancora tensioni nella manifestazione causate da Centri sociali e Pro Pal, che bruciano bandiere di Stati Uniti, Israele e Unione Europea

Carlo Santori 02/05/2025
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Sono circa ventimila le persone che hanno sfilato a Torino per il corteo del Primo Maggio. Partito da piazza Vittorio Veneto poco dopo le 9.30, il 'serpentone' ha percorso via Po e si è concluso in piazza Solferino, e non in piazza San Carlo come da tradizione, a causa dei lavori di pedonalizzazione in via Roma.

Ad aprire il corteo, lo striscione sindacale con lo slogan ‘Uniti per un lavoro sicuro’. Subito dietro, le istituzioni, tra cui il sindaco del Comune di Torino Stefano Lo Russo, e Claudia Porchietto, sottosegretaria alla presidenza della Regione Piemonte. A chiudere la manifestazione lo spezzone sociale degli antagonisti, con collettivi studenteschi, No Tav e Pro Palestina. In testa, una grande bandiera della Palestina e uno striscione con la scritta ‘Stop al riarmo, uniamoci contro chi ci vuole in guerra’. Durante il percorso sono apparsi fantocci in gommapiuma con le sembianze del presidente Usa Donald Trump, della premier Giorgia Meloni in abiti del Ventennio, e di Bruno Vespa, rappresentato con una telecamera recante la scritta 'Telemeloni'.

Al termine della manifestazione, dopo gli interventi in programma, gli antagonisti sono saliti sul palco e hanno bruciato le bandiere di Stati Uniti, Israele e Unione Europea.

«A Torino è andato in scena l'ennesimo spettacolo della vergogna – ha detto la vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli – che vanifica le istanze dei lavoratori per lasciare spazio alla polemica prevenuta e ideologica. Tra bandiere bruciate, manichini contro Giorgia Meloni e addirittura Bruno Vespa, megafoni a chi conosciamo solo per le violenze di piazza, c'è chi è sceso in piazza contro i lavoratori continuando a costellare la nostra città di episodi negativi e vergognosi».

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