Carceri piemontesi in rivolta

Il sistema detentivo sta esplodendo: le ultime tensioni all’istituto minorile e al Lorusso e Cutugno di Torino e al carcere di Alessandria sono l’ennesima conferma che non regge più

Marco Cortese 03/08/2024
Foto carcere carceri.jpg - {Foto carcere carceri.jpg} - [10451]

«Le tensioni nelle carceri piemontesi confermano quello che Forza Italia sostiene da tempo: un intervento per rendere gli istituti penitenziari veri luoghi di rieducazione, e non di tortura, non è più rinviabile».

È quanto afferma il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, senatore e segretario piemontese di Forza Italia, dopo i gravi episodi che continuano a verificarsi nelle case circondariali della regione.

L’altra sera sono infatti scoppiate rivolte nel carcere minorile Ferrante Aporti e nella casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

Nella prima struttura un’ottantina di detenuti, alcuni armati di bastoni, avrebbero dato vita ai disordini, appiccando un incendio nel primo padiglione.

Le forze dell'ordine sono intervenute all'esterno, bloccando le strade attorno al carcere minorile, per evitare possibili evasioni. Sul posto sono arrivati anche i Vigili del fuoco.

Al Lorusso e Cutugno invece, a seguito di una violenta rissa tra detenuti stranieri, marocchini e senegalesi, una lama rudimentale è stata puntala alla gola di un agente della polizia penitenziaria per sottrargli le chiavi.

L'agente è stato trasportato sotto choc all'ospedale Maria Vittoria.

«Con il Partito Radicale Italiano – spiega il ministro Zangrilloabbiamo deciso di affrontare un’emergenza che si protrae ormai da anni, e che si accentua durante i mesi estivi, per verificare le condizioni delle persone private della libertà e confrontarci con gli operatori delle carceri, il personale della polizia penitenziaria, che ringrazio per il grande lavoro svolto, i magistrati di sorveglianza ed esperti del settore».

«Nel rispetto della Costituzione che vieta trattamenti contrari al senso di umanità – conclude il ministro Zangrillo – alla certezza della pena devono corrispondere percorsi di re-inserimento sociale che facciano del carcere un luogo di idee e di soluzioni e non soltanto di reclusione».

«È da mesi che denunciamo lo sfascio delle carceri italiane. Questa è la prova: una doppia rivolta a Torino. La politica ci ha completamente abbandonati» – afferma Gerardo Romano, vicesegretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

Gli fa eco il segretario generale Osapp, Leo Beneduci: «Le carceri italiane sono del tutto ingovernabili ed è solo per fortuna e per miracolo che a Torino non si siano verificati feriti gravi».

«È ora che ci si renda conto che il Governo può varare qualsiasi misura, qualsiasi riforma, qualsiasi legge, ma poi non esiste un’Amministrazione, per adulti e per minori, in grado di attuarle perché non vi sono ai vertici figure con le opportune e necessarie capacità e conseguenze» – afferma il sindacalista. «È ora che il Governo si renda conto che occorre mettere a capo delle Amministrazioni penitenziarie figure di opportuna competenza e capacità e che quello che sta succedendo in carcere alla fine determina una situazione di reale svantaggio di tutti i cittadini e le cittadine, tenuto conto che sempre più spesso si sta verificando che allo scopo di contenere le devastazioni si stanno utilizzando forze di polizia e perfino vigili del fuoco che non lo sono, che dovrebbero invece permanere sul territorio per le esigenze che la collettività chiede. Sono centinaia di migliaia di euro spese per una situazione di ingovernabilità» – conclude Leo Beneduci.

Le tensioni hanno riguardato anche la casa di reclusione San Michele di Alessandria, dove due Sezioni sono state messe a ferro e fuoco, l’altra sera, da una decina di detenuti magrebini

«Per una presunta telefonata non autorizzata – fa sapere il sindacato Sappe in una nota – non hanno fatto rientro nelle celle e hanno colpito con un pugno il sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio, rimasto contuso».

«Solo l'intervento dei colleghi fuori servizio – denuncia il Sappe – ha riportato la situazione sotto controllo».

«Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri – sottolineano Donato Capece e Demis Napolitano, rispettivamente segretario nazionale e vicesegretario regionale del sindacato – perché siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che vogliono e non in un carcere».

«Facciamo appello – concludono – anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma operano umili servitori dello Stato che, attualmente, si sentono abbandonati dalle Istituzioni».

Intanto, alla casa circondariale di Biella si è insediato il nuovo comandante della polizia penitenziaria. Si tratta di Massimo Carollo, che era in forza alla casa circondariale di Caltagirone.

«Il sindacato Uilpa – si legge in una nota – auspica che con il suo avvento possa risollevare il morale del personale di polizia penitenziaria dell'istituto penitenziario biellese, ormai allo stremo e privo di ogni stimolo necessario per affrontare quotidianamente con serenità il delicato compito istituzionale».

«In particolare – afferma l’Uilpa – nell'ultimo anno, che, tra vicende giudiziarie e l'assenza di un coerente punto di riferimento, ha accentuato lo scollamento del personale. Infine, pur apprezzando lo sforzo dell’Amministrazione, si evidenzia che Biella rimane comunque senza un comandante titolare, come la maggior parte degli istituti piemontesi».

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy