Asl Città di Torino, biopsia renale per migliorare cure tumorali
Lo comunica l'Asl che riferisce di uno studio su 30 pazienti adulti
L’introduzione della biopsia renale ambulatoriale in pazienti oncologici che sviluppano anomalie orinarie in corso di immunoterapia ha permesso di affinarne la gestione. Lo comunica l'Asl Città di Torino, che riferisce di uno studio su 30 pazienti adulti, nei quali «l’esame istologico ha consentito sia di escludere che le anomalie orinarie o la contrazione funzionale dei pazienti fosse da ricondurre ad una tossicità della terapia oncologica (che pertanto è stato possibile proseguire), sia di gestire con approcci mirati le condizioni di danno renale secondario al farmaco oncologico».
In due terzi dei casi, sottolinea la Asl, «è stato possibile infatti proseguire il trattamento antitumorale, a conferma del valore strategico della biopsia come strumento guida per la personalizzazione terapeutica».
La ricerca dell’Asl Città di Torino, osserva la Regione Piemonte, «conferma il valore di un approccio personalizzato e basato sull’evidenza, dove la diagnosi diventa sempre più precoce, la terapia più mirata e il paziente parte attiva del proprio percorso di cura».