La polizia penitenziaria ha sequestrato questa mattina, durante un'attività di perquisizione ordinaria nella casa circondariale di Ivrea, nel Torinese, materiale tecnologico che era stato introdotto illecitamente all'interno dell'istituto. Lo rende noto l'Osapp, l'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria.
«L'intervento - spiega il sindacato - ha permesso di rinvenire un micro smartphone perfettamente funzionante, privo di Sim ma corredato di cavo di ricarica, abilmente occultato sotto la tazza del water. Quest'ultima era stata smontata e rimontata con particolare accuratezza, dettaglio che ha insospettito gli agenti e li ha spinti ad approfondire il controllo, individuando cosi' il dispositivo». Nel corso della stessa operazione sono state rinvenute anche due chiavette Usb.
Per il vicesegretario regionale dell'Osapp Salvatore Fantasia «il carcere può funzionare solo grazie all'abnegazione e all'alta preparazione degli agenti, impegnati sul campo nonostante la gravissima carenza di organico».