Non si placano le polemiche sul grave incidente avvenuto domenica scorsa, nella giornata finale del Salone dell’Auto 2024.
Tutti i partiti di opposizione al Comune di Torino – Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Torino Bellissima, Movimento 5 Stelle e Torino Libero Pensiero – hanno infatti chiesto e ottenuto dall’Amministrazione Lo Russo comunicazioni in Consiglio Comunale in merito a quanto accaduto: dodici persone ferite, travolte in piazza San Carlo da una Lancia 037 da Rally, guidata da una pilota non professionista, che è sbandata e ha colpito le transenne messe a contenimento del numeroso pubblico della manifestazione nel ‘salotto’ di Torino.
A fornire spiegazioni in Sala Rossa è stato lo stesso sindaco del Comune di Torino, Stefano Lo Russo, che ha subito espresso la propria vicinanza alle persone coinvolte nell’incidente e ha augurato loro una pronta guarigione.
Ha però preso le distanze da quanto è accaduto, precisando che la manifestazione non era qualificabile come pubblico spettacolo e che il soggetto organizzatore è quindi l’unico eventuale responsabile.
Il primo cittadino si è quindi detto soddisfatto per aver riportato il Salone dell’Auto a Torino in un momento così difficile per l’automotive, con un gran successo di pubblico e di critica, e ha spiegato che l’incidente «poteva capitare in qualunque punto del tracciato».
«Tutti gli eventi, anche i concerti, i cortei e il Tour de France, possono provocare incidenti. Dobbiamo quindi fermare la Città?»– ha aggiunto il sindaco.
Durissimo nel dibattito in aula, il consigliere di Forza Italia Domenico Garcea: «La sensazione è che le tragedie del passato non abbiano insegnato nulla sull’importanza della sicurezza negli eventi di piazza» – ha detto, condannando però «l’eccesso del pilota».
Allo stesso tempo ha però ribadito «la volontà di proseguire nella ricerca di eventi e manifestazioni che continuino a popolare le nostre piazze cittadine per rafforzare sempre di più quella vocazione turistica e culturale, nonché l’identità di capitale europea dell’auto di Torino».
La capogruppo azzurra in Comune, Federica Scanderebech, ha quindi espresso perplessità sulla «opportunità di utilizzare piazza San Carlo come sede per eventi di grande portata, come il Salone dell’Auto e altre manifestazioni che si sono susseguite anche nei mesi precedenti».
«Piazza San Carlo – ha affermato la consigliera comunale di Forza Italia – è, indubbiamente, una delle piazze più rappresentative e iconiche di Torino, ma proprio per la sua importanza storica e urbanistica, dobbiamo interrogarci sull’opportunità di continuare a utilizzarla per manifestazioni che comportano grandi affluenze di pubblico». «Sappiamo bene – ha evidenziato – che eventi di questa portata, pur se importanti per la visibilità internazionale e il rilancio economico della Città, creano inevitabilmente disagi significativi non solo alla viabilità, ma anche a tutte le attività commerciali della zona. Molti esercenti, infatti, si sono visti costretti a disallestire i propri dehor, subendo notevoli disagi economici».
«Torino ha bisogno di questi eventi» – ha dichiarato Paolo Damilano (Torino Bellissima), precisando che «un incidente può capitare, ma che occorre fare tesoro di questa esperienza per migliorare le misure di sicurezza». Si è quindi detto dispiaciuto che un incidente, anche banale, abbia rovinato quanto di buono la città ha saputo far vedere con questo riuscito evento.
«Siamo consapevoli che il rischio zero non esiste, ma non dobbiamo mai rinunciare ad avere una maggiore sicurezza e a continuare a vigilare» – ha affermato Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia), auspicando che l’incidente non getti discredito sull’evento e sull’immagine della città e che l’auto continui a essere un’occasione di sviluppo per Torino.
Secondo il capogruppo in Comune del Movimento 5 Stelle, Andrea Russi, «poteva essere una tragedia», evidenziando che molte vetture, ad esempio quelle da Formula 1, non percorrevano il percorso nel centro di Torino rispettando i limiti di velocità dei 30 km/h previsti.
Fabrizio Ricca (Lega) si è detto dispiaciuto che l’incidente sia accaduto in una piazza che evoca brutti ricordi, ma si è schierato a fianco del sindaco per avere riportato in città un evento che altri avevano fatto scappare. «Averlo recuperato – ha dichiarato – vuole dire rimettere Torino al centro del panorama internazionale dell’automotive». «L’evento va organizzato di nuovo – ha aggiunto – ma serve farlo bene, magari evitando manifestazioni dinamiche».
Ricca ha quindi chiesto al sindaco di continuare a organizzare grandi eventi e di mantenere alta l’attenzione su una città che sta dimostrando la sua capacità di accoglienza turistica.
Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha espresso «solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, apprezzando la relazione del sindaco. Ha poi invitato le forze sociali e produttive a discutere su futuro dell’automotive, pedonalizzazioni, mobilità alternativa e proposte turistiche per collocare Torino sempre più in alto nelle classifiche sulla qualità della vita».
Il consigliere Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha quindi sottolineato come fortunatamente non ci sia stata una tragedia, precisando che «non si tratta di difendere il sindaco, ma la città e i suoi eventi, per i quali piazza San Carlo è fondamentale». «Per i prossimi anni – ha aggiunto Liardo – sarà opportuno creare una più adeguata ‘zona cuscinetto’ per il pubblico».
A conclusione del dibattito in Sala Rossa, nella replica, il sindaco Stefano Lo Russo ha ringraziato il Consiglio Comunale per il dibattito, sottolineando «l’intrinseco legame tra Torino e l’auto», confermato dalle centinaia di migliaia di persone che hanno affollato il Salone.
«La sfida – ha affermato il primo cittadino – è quella di coniugare la dimensione delle aree urbane e le pedonalizzazioni con la crescita della produzione di auto in città, evitando di fare ‘polemica spicciola’».
«Continuiamo a credere nei grandi eventi – ha concluso – per rilanciare Torino».