Politecnico e Ogr Torino danno vita a una Comunità energetica urbana

Al via i lavori per consentire scambio di energia tra il campus dell’ateneo, le Officine Grandi Riparazioni e gli edifici circostanti

Loredana Polito 03/11/2024
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Il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati e il presidente di Ogr Torino Davide Canavesio hanno presentato il piano di lavoro per costituire una Comunità di Energia Rinnovabile urbana (Cer) che permetterà di condividere l’energia rinnovabile in surplus auto-prodotta, grazie all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, collocati tra gli edifici dell’ateneo e delle ex Officine Grandi Riparazioni.

Verrà costituito un nuovo soggetto giuridico (la ‘Cer’, appunto) che potrà governare e gestire tutto il processo. Si prevede di completare questo passaggio entro la fine dell’anno, per poter così essere pienamente operativi a partire dall’inizio del 2025.

L’iniziativa intende concretizzare le competenze già sviluppate dal Politecnico di Torino in ambito di Comunità Energetiche, grazie al lavoro portato avanti dall’Energy Center dell’ateneo piemontese, con un progetto che sia a supporto anche di altri enti che vorranno aderire all’iniziativa, per condividere l’energia rinnovabile e massimizzare i benefici derivanti. Benefici importanti per l’ambiente e per la cittadinanza, ma anche economici, per via dell’incentivo (tariffa premio) erogato sull’energia condivisa.

L'iniziativa è un’azione concreta dell’ateneo e delle Ogr verso la transizione energetica, che andrà verso il coinvolgimento anche di altri soggetti del territorio, in un meccanismo virtuoso di auto-produzione e condivisione dell’energia rinnovabile, promuovendo nel contempo una maggiore consapevolezza dell’uso dell’energia e azioni in ambito di risparmio energetico ed efficienza energetica.

«La Cer che stiamo costituendo con le Ogr Torino – dichiara il rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati – rappresenta, in linea con gli obiettivi di mandato, un’opportunità per affermare il nostro ateneo come sperimentatore di innovazione, sul suo campus e insieme al suo ecosistema».

«È importante – aggiunge – che in primis l’ateneo sia di esempio e dimostri il processo e l’attuazione di una traiettoria così importante come la costituzione e la gestione di una Cer, oggi uno degli elementi cruciali per lo sviluppo dei piani di transizione energetica del sistema paese. Questa iniziativa è pienamente in linea con un Politecnico di Torino sempre più living lab’. Questo ci permette anche di mettere a frutto il bagaglio di esperienze del nostro Energy Center, insieme alla stretta collaborazione con le Ogr».

«Le Ogr Torino – afferma il presidente delle Ogr Torino, Davide Canavesio – sia come istituzione che come hub per l'innovazione, attraverso la collaborazione con il Politecnico di Torino, si impegnano attivamente nella creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile. Questa iniziativa rappresenta una buona notizia, non solo perché conforme alle linee guida europee sulla sostenibilità, ma soprattutto perché è dedicata al servizio della collettività».

«Promuovendo il cambiamento e l’attivazione del territorio – precisa Canavesio – miriamo a un miglioramento urbano ampio e ambizioso. La costituzione della Cer conferma l'impegno delle Ogr nel favorire la sostenibilità ambientale e la partecipazione cittadina, avviando un percorso virtuoso di auto-produzione e condivisione energetica grazie a partnership di valore».

L’area occupata dal Campus del Politecnico di Torino e dalle Ogr rappresenta un ecosistema territoriale ideale per la costituzione di una Cer, poiché coesistono consumi elettrici rilevanti (strutture didattiche, laboratori, residenze studentesche, attività commerciali, iniziative culturali, e abitazioni) e superfici in grado di ospitare impianti fotovoltaici. Inoltre, è anche un ecosistema di competenze con una comunità attiva di docenti, ricercatori, studenti e studentesse, start-up innovative, pmi e grandi imprese, coordinati dal Politecnico e dalle Ogr Torino, che contribuirà ad assicurare la gestione dinamica del sistema Cer, sviluppando anche nuovi servizi e sperimentando sul campo nuove tecnologie, in particolare per lo ‘storage’.

L’iniziativa è infatti volta a promuovere lo scambio di energia tra il campus politecnico, il complesso delle Ogr e le utenze e gli edifici circostanti.

L’obiettivo è di rendere più inclusivi i processi di governo della transizione energetica, con particolare attenzione al territorio di Torino e della sua area metropolitana. L’ambizione, partendo dalle istituzioni pubbliche e private cittadine attente ai temi della transizione energetica e digitale, è quella di coinvolgere altri attori del territorio, soprattutto la cittadinanza, inclusa la popolazione studentesca e le aziende residenti alle ‘Ogr Tech’, l’hub delle Ogr Torino dedicato all’innovazione.

La Cer ‘Polito/Ogr Torino’ sarà a disposizione di Comuni, imprese e cittadine e cittadini che vorranno costituire Configurazioni di Autoconsumo sul territorio, mentre sinergie e collaborazioni saranno possibili e auspicate con altre Cer in fase di costituzione.

L’avvio della Cer tra Politecnico e Ogr si inserisce nel quadro più ampio determinato dall’approvazione delle Regole Operative del Gse all’inizio del 2024, che ha completato l’iter di recepimento della Direttiva Europea Red-II.

Le Cer oggi si possono concretamente realizzare grazie agli incentivi per l’energia condivisa nell’ambito del perimetro delle cabine primarie di distribuzione e – per i Comuni con meno di cinquemila abitanti – grazie a un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento in impianti di produzione di energia rinnovabile. Queste misure consentono di realizzare nuovi impianti a fonte rinnovabile in modo economicamente vantaggioso, soprattutto se l’impianto entra in una Cer ben bilanciata.

Per costruire una Cer servono inoltre competenze multidisciplinari e adeguate capacità di gestione tecnica. Le Cer vengono infatti gestite utilizzando sistemi digitali anche complessi, che includono ad esempio l’intelligenza artificiale, soprattutto a partire dal 2025, quando cominceranno a cambiare le regole del mercato elettrico, in un’ottica sempre più dinamica e con maggior inclusività dei singoli e piccoli consumatori e produttori i quali potranno, ad esempio, aggregarsi per fornire servizi alla rete.

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