Ieri mattina a Venezia, nella sede del Palazzo della Regione Veneto, sono stati consegnati i Leoni d’Oro e d’Argento per l’Economia, sulla base dell’iniziativa assunta dal Patron generale del Premio internazionale, Sileno Candelaresi, di concerto con Beppe Ghisolfi. Il banchiere e scrittore cuneese ha assunto la Presidenza del Comitato preposto all’assegnazione del Leone al merito dell’Economia lo scorso settembre e che esattamente tre anni fa fu premiato a sua volta con il Leone d’Oro.
Economia reale e finanziaria rappresentano un binomio ruggente che permette di unire redditività e produttività e di garantire il continuo legame fra industria e mercati dei capitali intermediati dal settore delle piccole, medie e grandi banche in virtuosa concorrenza fra loro. 
I premiati si sono contraddistinti per alti meriti nelle politiche di sostegno alle comunità economiche territoriali, ai sistemi locali delle imprese e del lavoro e alle strategie di educazione e inclusione finanziaria di famiglie, gruppi sociali vulnerabili e piccoli e medi imprenditori.
Nello specifico, il Leone d’oro è stato conferito all’amministratore delegato del gruppo Bper Banca, Gianni Franco Papa, la cui sapiente direzione ha consolidato il ruolo proattivo della Banca popolare dell’Emilia Romagna come Istituto di credito di riferimento sistemico - terzo polo Italiano - al servizio della più vasta e diversificata area produttiva del centro nord, coniugando espansione organizzativa e capacità di comunicazione fisica nei singoli territori serviti.
In piena e perfetta ottica sussidiaria e di complementarietà, sono stati altresì assegnati due Leoni d’Argento, rispettivamente a Giorgio Draperis, direttore generale della Banca di credito cooperativo di Caraglio, e a Emanuele Regis, ugualmente al vertice della Direzione generale della Cassa di risparmio di Savigliano. Si tratta di due realtà nate nella provincia Granda, ai piedi delle montagne e nel cuore della pianura cuneese, e che sono cresciute fino a diventare altrettante eccellenze negli ambiti degli strumenti di raccolta e gestione fiduciaria del risparmio familiare, nella capacità di erogazione del credito a sostegno dei consumi e degli investimenti di una quota importante dei territori piemontesi e del Nord Ovest.
«Questo premio fa bene al copro, allo spirito , ma soprattutto mi motiva. - ha commentato Giorgio Draperis nel momento della consegna del Premio, per poi aggiungere – E’ fondamentale che questa motivazione riesca a trasmetterla ai manager e ai dipendenti con cui lavoro. Proprio ieri, arrivando a Venezia in treno, ho pensato a Lido Iacocca, un manager statunitense di origini italiane, nonché presidente per molti anni della Chrysler. Lido Iaccocca a una domanda su cosa fosse il management non a caso rispose che è la capacità di motivare i dipendenti. 
Detto ciò, vorrei ringraziare il presidente del Premio Sileno Candelaresi e il professor Giuseppe Ghisolfi che per me è solo Beppe, ma anche la mia famiglia e i miei colleghi che mi hanno permesso di essere qua oggi».
«Ringrazio per il Premio che mi è stato assegnato. Tuttavia, credo che questo sia un premio alla nostra banca e al modo che noi abbiamo di fare banca, ossia seguendo quella missione che dall’Ottocento ha permesso la nascita delle casse di risparmio. D’altronde, le casse di risparmio hanno un modo complementare di fare banca rispetto ai grandi gruppi, ma svolgono un lavoro che è importante per lo sviluppo delle nostre comunità. Infine, voglio sottolineare il fatto che ritengo questo Premio come un riconoscimento a tutti i dipendenti della Cassa di Risparmio di Savigliano di oggi e di ieri», è quanto ha dichiarato, invece, Emanuele Regis.