In Fondazione Comunità Novarese nasce il Fondo Solidale per il perseguimento della transizione ecologica
L'obiettivo è coinvolgere gruppi di cittadini che convergono sulla volontà di autoprodurre energia e sulla strutturazione di forme di mutualità capaci di tradursi in benefici ambientali e sociali
Da sinistra: Noemi Brambilla; Frate Maggiorino Stoppa; Davide Maggi; Mario Borsatti.
L’attuale situazione di instabilità geopolitica e il conseguente aumento dei prezzi dell’energia elettrica stanno determinando una crescente attenzione nei confronti del fenomeno delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Un simile interesse, alimentato dall’aspettativa del risparmio e focalizzato su normative e processi, rischia, però, di mortificare la complessità dei significati e delle potenzialità collegate a questo strumento.
Il perseguimento di benefici di tipo economico rappresenta, infatti, una finalità marginale per le CER, che nascono, invece, per opporre alle sfide determinate dal cambiamento climatico risposte capaci di coinvolgere, in modo attivo, gruppi ampi di cittadini, uniti dalla volontà di perseguire una transizione ecologica giusta, perché fondata non tanto sull’affermazione di un cambiamento tecnologico, quanto sulla strutturazione di forme di mutualità capaci di tradursi in benefici ambientali e sociali, percepibili anche al di fuori di quel perimetro.