Giovanni Crosetto su crisi automotive: «Imponiamo componenti italiani»
L’europarlamentare piemontese di Fratelli d’Italia interviene sulla situazione del Gruppo Stellantis e attacca il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo
«Siamo davanti al più grande fallimento di politica industriale della storia». Non usa mezzi termini l’europarlamentare piemontese di Fratelli d’Italia, Giovanni Crosetto, intervenendo sulla crisi del settore automotive e attaccando il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo.
«Il sindaco, ben accompagnato dal suo partito, mente – afferma – e sa di mentire sul fatto che i produttori condividono lo stop delle vendite degli endotermici dal 2035. I produttori stanno chiudendo gli stabilimenti, come drammaticamente vediamo nella storica fabbrica di Mirafiori, oltre al fatto che le auto elettriche non si vendono».
«Il 18 ottobre – prosegue Crosetto – i sindacati hanno indetto uno sciopero che vede nel proprio manifesto delle richieste che sono molto più politiche che industriali, perché questa crisi è stata causata interamente dalle decisioni calate dall’alto dalla politica, senza tenere conto del mercato».
«Sul secondo produttore cinese – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – l’unico metodo per non distruggere ulteriormente la base industriale italiana è quello di imporre al produttore l’utilizzo di componentistica italiana. Altrimenti sarebbe solo un modo per aggirare i dazi e continuare con l’azione di dumping ormai in atto da tempo».