La Manifattura Bulgari (gruppo Lvmh) raddoppia nel sito orafo di Valenza, in provincia di Alessandria, dove nasce «il più grande stabilimento di produzione di gioielli preziosi al mondo», con un progetto che ha il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy. La nuova Manifattura è passata dai 370 posti di lavoro iniziali del 2017 agli attuali 1.100, con l'obiettivo di superare i 1.600 e raddoppiare la capacità produttiva entro il 2029.
Il progetto di ampliamento ha portato alla costruzione di due nuovi edifici, che si aggiungono al complesso inaugurato nel 2017: uno destinato alla produzione e l'altro, di mille metri quadrati, alla ‘Scuola Bulgari’, collegati alla struttura esistente tramite un ponte sospeso esterno.
«La Manifattura Bulgari di Valenza combina responsabilità ambientale, trasmissione del know-how e benessere dei dipendenti. Un traguardo fondamentale nella strategia di integrazione verticale di Bulgari, che punta a sovrintendere l'intero processo produttivo all'interno di un ambiente di lavoro che favorisce innovazione e miglioramento continui. Con artigiani provenienti da oltre 30 nazionalità, la Manifattura Bulgari è un vivace crocevia di culture, animato da una passione condivisa per l'eccellenza» – afferma Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari.
«Sono passati 14 anni dall'acquisizione di Bulgari, abbiamo mantenuto l'identità italiane del marchio e fatto crescere tante persone e abbiamo aggiunto duemila nuovi posti di lavoro. È un esempio virtuoso» – dichiara con orgoglio il presidente di Lvmh, Toni Belloni.
«L'ampliamento di un sito come questo significa anche la capacità di attrarre grandi gruppi internazionali che vengono in Italia e hanno tanti progetti. Richiamare investimenti per il Made in italy in Italia nel circuito del lusso è importantissimo. Stiamo mettendo su un piano per la moda, non solo lusso. Rinnovo l'impegno del governo a sostenere il mondo della produzione e del Made in Italy» – afferma la sottosegretaria Fausta Bergamotto.
«È un'eccellenza che cresce, si proietta nel futuro e si preoccupa di formazione, con la massima attenzione all'ambiente» – ribadisce l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino.