“Siamo arrivati ad un punto importante, fondamentale, per la tangenziale di Mondovì”: è quanto ha dichiarato l’onorevole Enrico Costa nel corso di una presentazione avvenuta in Comune a Mondovì, riguardante la progettualità del terzo lotto della Tangenziale, quello che di fatto chiude l’opera oggi ferma ai primi due tronconi e ne sancisce la piena funzionalità. Un progetto da circa 126 milioni di euro, con un bando da poco pubblicato che prevede la scadenza delle domande di partecipazione il prossimo 2 ottobre. “Il più grande investimento che la città ricordi - ha evidenziato il sindaco di Mondovì Luca Robaldo – che richiederà oltre 1.700 giorni per la realizzazione dalla data di consegna dei lavori ed avrà profonde ricadute non solo per Mondovì, che vedrà sicuramente il suo Centro storico trasformato con l’alleggerimento dal traffico pesante, ma anche per il Monregalese e tutto il territorio limitrofo”.
“La pubblicazione della gara sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea è il punto di arrivo di un percorso lunghissimo – ha ricordato Enrico Costa -. Nel 2014 ero vice-ministro della Giustizia, ebbi un colloquio con l’allora ministro alle Infrastrutture Lupi per progredire in una situazione che vedeva il terzo lotto della tangenziale nell’area di inseribilità, cioè considerata, progettata ma non finanziata. Inserita nel Piano pluriennale ANAS nel 2015, si ipotizzava una sua appaltabilità già nel 2016. Poi il tutto è slittato al 2018, in seguito è arrivato il covid, i tempi si sono allungati notevolmente. Ma in un’opera per cui ci sono tanti attori in gioco, in un lasso di tempo in cui si sono succeduti diversi ministri di riferimento, non è mai mancata la continuità politica. L’obiettivo di ora è quello di avere un rispetto il più possibile ‘chirurgico’ dei tempi (chiusura gara nella primavera del 2026 per una conclusione prevista tra il 2030 e il 2031, ndr). Ci auguriamo di vedere al più presto la posa della prima pietra”.
Il progetto del terzo lotto è stato illustrato dall’ingegner Angelo Gemelli, già responsabile della Struttura territoriale Piemonte di ANAS, recentemente passato alla direzione operativa nazionale.
“La progettualità – ha spiegato – si basa su un approfondito studio delle previsioni sul traffico veicolare per i prossimi vent’anni, che evidenziano un incremento dal 9% attuale al 17%. Il tracciato è stato scelto con questa forma per evitare zone di vincolo e di instabilità attiva crescente. A marzo 2019 il progetto è stato inserito all’interno dell’Accordo di programma 2016-2020 che aveva già una sua copertura finanziaria, poi è stato steso il progetto definitivo e parallelamente sono stati dati gli opportuni input per i pareri autorizzativi. A dicembre 2024 si è avuta notizia della piena copertura dell’opera, con un incremento degli importi dovuti alla crescita dei prezzi”.
Il progetto del terzo lotto, che unirà il tronco attualmente monco presso la rotonda del Beila alla Statale 28, prevede la realizzazione di un nuovo tratto stradale di lunghezza di 2.667 metri, con una corsia per senso di marcia per una larghezza complessiva di 10 metri e mezzo. Dopo un tratto in trincea con galleria artificiale ed in rilevato, supererà l'Ellero con un viadotto di 240 metri, per poi attraversare la collina di San Lorenzo con una galleria di 1,4 km che, dopo 130 metri dall’uscita si innesterà nella Statale 28 con una rotonda.
“Per la realizzazione della prima galleria – ha evidenziato l’ing. Gemelli - le fasi costruttive prevedono uno scavo a cielo aperto sbancando una parte del terreno per poi ricostruirla, neutralizzando l’impatto visivo. Il viadotto sull’Ellero invece, altra opera rilevante, sarà realizzato in acciaio, e quindi di facile manutenzione ed ispezione. La galleria al di sotto della collina di San Lorenzo avrà una serie di piazzole di sosta di emergenza, con un cunicolo di emergenza posto al di sotto del piano stradale con accessi diretti ogni 300 metri dalle piazzole”.
L’operazione terzo lotto ha poi un asse secondario, quello che andrà a modificare anche la viabilità del rione Borgato, con la realizzazione di un ponte sul torrente Ermena fra il rione stesso e la Statale 28, in posizione indipendente rispetto al resto dell’opera. In prossimità della dell’Annunziata verrà creata una nuova area pedonale e di socializzazione.
“Le soluzioni di cantierizzazione – ha concluso Gemelli – dovranno essere affrontate a gara espletata, ma c’è già un indirizzo su come verrà organizzato l’ambito: ci saranno tre cantieri operativi (due per la galleria naturale e uno per il viadotto sull’ermena), e uno di base, 10 aree tecniche e tre piste a servizio del cantiere. Un difetto dell’opera è che non potrà essere fruibile per parti: si inizia e andrà finita, non ci sono lotti funzionali, finché non viene concluso il lavoro non potranno passare le auto”.