I massimi esperti di criminologia, professionisti e accademici, si sono dati appuntamento a Torino, al Campus Luigi Einaudi, in Lungo Dora Siena 100, per la trentasettesima edizione del congresso nazionale della Società Italiana di Criminologia, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.
All’evento, dal titolo ‘Criminologia del futuro: storie, ricerca, diritti e trattamento, iniziato ieri e che terminerà domani, sono presenti oltre 300 persone, per fare il punto sulle ultime prospettive di riferimento della criminologia nazionale e internazionale.
L’iniziativa è un’occasione per riflettere su tutti gli aspetti attuali della criminologia, a partire dal suo passaggio da scienza al servizio del controllo sociale e dell’ordine pubblico a scienza al servizio della tutela dei diritti umani.
Tanti gli argomenti in discussione, come ad esempio le violenze interpersonali e sessuali, i suicidi in carcere e la criminologia narrativa.
I lavori sono stati aperti da Georgia Zara, docente di Criminologia Clinica del Dipartimento di Giurisprudenza di UniTo e responsabile scientifica del congresso, e da Alfredo Verde, presidente della Società Italiana di Criminologia.
«Il congresso – dichiara Georgia Zara – rappresenta non solo la sfida, ma soprattutto la ricchezza e la forza dell’interdisciplinarità e dell’interprofessionalità: promuovere una società equa, in cui giustizia, rispetto, libertà e responsabilità coabitino e si rinforzino è evocativo di un mondo realizzabile attraverso l’impegno scientifico, giuridico e professionale di ognuno di noi nel quotidiano».
«Prospettive di studio e di ricerca provenienti dal mondo del Diritto, della Psicologia, della Psichiatria, della Medicina legale, della Filosofia e della Sociologia – spiega la responsabile scientifica del congresso – si incontrano per riflettere insieme sulla criminologia del futuro, partendo dalle storie e dalla forza del presente».
La criminologia ha infatti una lunga storia, ricca di cambiamenti, non soltanto nell’oggetto di studio, ma anche nella metodologia e nelle prospettive teoriche di riferimento. È proprio questo che la rende una tra le scienze più interdisciplinari, coraggiosamente capace di accettare le sfide scientifiche poste dai cambiamenti sociali, culturali, giuridici e politici che incidono sulla natura e sulla comprensione dei fenomeni criminologici e umani.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e dalla Società Italiana di Criminologia, associazione scientifica cha ha come obiettivo la promozione e coordinamento degli studi sulle cause e sulla prevenzione del crimine, sul trattamento dell’autore di reato, sul sostegno alle persone offese, sulla reazione sociale ai comportamenti criminali, devianti e antisociali, nonché al perfezionamento dei mezzi scientifici per l’attuazione di risposte preventive e di gestione della criminalità e della violenza, efficaci e rispettose dei diritti delle persone.