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Fossano riscopre Nuto Revelli: un testimone della memoria

La sua vita in una mostra fotografia aperta al vecchio Salice sino al 23 febbraio

Massimo Giaccardo #formatDate($detail.get("kcnt_cnt.cnt_date"))
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Folta partecipazione di pubblico all’inaugurazione della mostra <Ricordati di non dimenticare> dedicata a far riscoprire la figura, la vita, l’impegno culturale e civile di Nuto Revelli, lo scrittore, conservatore ella memoria, Alpino, partigiano e  uno dei principali testimoni del Novecento, almeno nella Grana.
Nuto Revelli era nato a Cuneo nel 1919 e morì a Cuneo il 5 febbraio 2004: nel centenario della nascita, la Fondazione Nuto Revelli aveva allestito questa mostra ora proposta a Fossano grazie alla locale Sezione Anpi, in collaborazione con il circolo Arci e il patrocinio del Comune i Fossano.
La mostra <Ricordati di non dimenticare>  è allestita nell’antica chiesa del Salice   stata inaugurata venerdì sera suscitano molto interesse  una buona partecipazione.

come ha spiegato Luisa Mellano, presidente dellAnpi Fossano, l idea è nata nei giorni dalla commemorazione dell’82° anniversario della
ritirata di Russia, l’iniziativa si inserisce negli eventi in vista dell’80 anniversario della Liberazione: infatti, per Nuto Revelli la svolta fu proprio aver vissuto quella tragedia, in cui capì l’assurdità ella guerra   qual barbari fossero il fascismo e  il nazismo.
La mostra ripropone proprio queste 2 fasi ella vita di Nuto Revelli: in gioventù diplomato geometra poi l’Academia militar di Modena e l’invio come ufficiale negli Alpini della divisione Cuneense, andò volontario in Russia con la Tridentina, ma quel esperienza tragica ambiò la sua esistenza. Salvatosi e tornato in Italia, dopo l8 settembre fu tra i primissimi a formar una banda partigiana e a salir in montagna per combattere per la libertà contro fascisti e nazisti.
Questa parabola è stata narrata dal figlio Marco Revelli, ed è illustrata dalla quasi 200 fotografie, allestite su una trentina i pannelli e illustrano la vita di Nuto Revelli sia come persona sia come scrittore e ricercatore antropologico tra la gente in montagna e in  campagna 
Moltissimi gli spunti attraverso cui la mostra fa apire come i giovani di allora, rima <plagiati> al Fascismo attraverso la suola, lo sport, le organizzazioni giovanili, nella tragedia ella guerra compresero che bisognava schierarsi alla parte giusta per far un Italia libera e democratica.
La mostra sarà aperta ancora un fine settimana on i seguenti orari di apertura: venerdì 21 dalle 17 alle 19,30; sabato 22 dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19,30; domenica 23 dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero.
Inoltre, durante la settimana si svolgeranno alcun visite guidate per gli studenti delle Superiori i Fossano curate alla Fondazione Nuto Revelli
 

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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