La stagione estiva si conferma terreno fertile per la valorizzazione dei vini del Monferrato, che puntano a distinguersi «per freschezza, versatilità e capacità di adattarsi a nuovi stili di consumo». Dalla Barbera d'AstiDocg al Grignolino d'Asti Doc, fino al Piemonte Doc Rosato, le Denominazioni promosse dal Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato si propongono come alternative contemporanee per il consumo anche nei mesi più caldi.
«Le Denominazioni del Consorzio rappresentano un modello di equilibrio tra tradizione e innovazione» afferma il presidente Vitaliano Maccario, sottolineando che questi vini parlano un linguaggio attuale: sono autentici, versatili, capaci di adattarsi a stagioni, stili di vita e abitudini nuove, senza perdere identità".
Il Consorzio sottolinea che in questo scenario, la Barbera d'Asti Docg servita tra i 14 e i 16 gradi, dimostra un'attitudine nuova, con profumi e una spiccata acidità che ne sostiene la bevibilità anche in estate. Il Grignolino d'Asti Doc, con la sua anima leggera ma complessa, si esprime al meglio tra i 12 e i 14 gradi, trovando spazio in occasioni informali e quotidiane. Il Piemonte Doc Rosato, infine, servito tra i 10 e i 12 gradi, si presenta con profumi e una buona acidità e morbidezza, "risultando ideale anche come aperitivo». Fondato nel 1946, il Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato riunisce oggi oltre 421 aziende e tutela 13 Denominazioni.