Regione Liguria, scontro sulla sanità

Opposizioni all'attacco. Nel Pd Andrea Orlando nervoso per la candidatura che non arriva

Diego Pistacchi 09/07/2024
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L'aula del consiglio regionale ligure
Battaglia e scambi di accuse in consiglio regionale. Nel pomeriggio la seduta è interamente dedicata ai problemi della sanità, come da richiesta delle opposizioni, Che partono subito all’attacco. Dopo le richieste di dimissioni di Giovanni Toti a causa dell’inchiesta, il centrosinistra sposta il tiro su quello che definisce il “fallimento” della giunta in campo sanitario. 
L’attacco torna sulle battaglie più ricorrenti, ad esempio Alisa, l’agenzia regionale considerata un flop, una macchina complessa che costa e rende poco. Un carrozzone che non ha raggiunto gli obiettivi. «Dalla sua creazione, Alisa ha subito significativi cambiamenti, adattandosi alle nuove esigenze e funzioni. Alcune competenze sono state reintegrate nell’area salute, creando l’Ufficio Socio Sanitario e l’Ufficio della Farmaceutica», replica la Lista Toti che parla di «gestione più efficiente delle risorse». Uno dei problemi più ricorrenti della Sanità, certo non solo ligure, è quella del personale, sempre più carente, soprattutto in alcune specialità mediche e nelle professioni infermieristiche. In questo caso l’attacco  viene respinto con le cifre. Solo nel 2023, a fronte di 1742 uscite per pensionamento o dimissioni, ci sono stati 2850 ingressi, con un saldo positivo di 1108 unità, grazie a concorsoni e procedure snellite. Quanto alle liste d’attesa sembra impossibile trovare la quadra. La maggioranza ricorda come le liste siano state tagliate aumentando le prestazioni acquistate dai privati, a costo zero per i cittadini: «Ma l’aumento delle prestazioni da solo non basta; è stata creata una cabina di regia senza costi accessori per gestire la situazione». Respinte tutte le accuse sulla presunta guerra ideologica contro il diritto all’aborto che invece in Liguria non è stato minimamente messo in discussione con la presenza di associazioni pro vita nei consultori, previste dalla stessa legge 145.
Sanità terreno di sconto politico tra alleanze che hanno già messo nel mirino le prossime regionali del 2025. Al netto delle polemiche sull’inchiesta, l’opposizione registra le dichiarazioni di Andrea Orlando che sembra scalpitare e soffrire un po’ la mancanza di adesioni alla sua candidatura che sembrava quasi scontata un paio di mesi fa. “Io sto facendo le mie valutazioni, noto una spinta diffusa, tante persone che incontro vedono in me la possibilità di mandare a casa il centrodestra. Vedremo se me lo chiederanno, cosa che non è ancora stata formalizzata, ma sia chiaro: se emerge una candidatura che riesce ad unire di più della mia, sarò il primo a sostenerlo – avverte il deputato dem -. È quasi il momento di scoprire le carte. L’unica cosa che chiedo è di parlarci con chiarezza». E su eventuali «primarie deve decidere la coalizione. Ammetto di avere perplessità storiche su questo istituto, consolidate dagli effetti di ciò che hanno scatenato in Liguria nel passato. Ma mi rimetto a quanto decideranno le forze politiche».
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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