«The Others», il futuro dell’arte è a Torino

Il Padiglione Americas 2 del Centro Itc Ilo trasformato in un laboratorio internazionale di innovazione artistica

Felicia Bello 02/11/2025
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Le installazioni sonore vincitrici della call internazionale ‘Risonanze Urbane’ e la performance ‘Just Dance’ di Julia Pabst dell’Afad di Bratislava hanno aperto la XIV edizione di ‘The Others Art Fair’, che quest’anno si presenta con un titolo emblematico: ‘The future is here, right now!’.

È un invito a pensare a un futuro da abitare, attraversare e riscrivere attraverso le proposte di gallerie emergenti e consolidate, spazi non profit, home gallery e artist run space presenti fino a stasera: realtà in grado di anticipare tendenze e possibili scenari del sistema artistico contemporaneo.

Per il secondo anno consecutivo, ‘The Others’ trasforma il Padiglione Americas 2 dell’Itc-Ilo (International Training Centre of the Ilo), con le sue aree comuni, dalla caffetteria all’arena centrale, in un organismo culturale vivo e creativo: uno spazio in cui realtà internazionali dialogano tra tradizione e innovazione, corpo e città, memoria e futuro. Una cornice ideale per riflettere sul valore del dialogo interculturale e sulle forme artistiche emergenti.

«A Parigi, al Petit Palais, sono in corso tre mostre contemporaneamente; a Torino, a ‘The Others’, in quattro giorni, si svolgono 57 esposizioni in un’unica sede – sottolinea Roberto Casiraghi, ideatore della fiera – ma la novità vera, oggi più che mai, risiede nei contenuti: ‘The Others’ raccoglie 57 piccole mostre curate dagli espositori e coordinate dal comitato curatoriale. Un intreccio di novità, ricerca, emergenti e artisti consolidati che affrontano temi dal corpo alla sostenibilità, dall’intelligenza artificiale alla natura. Nessuno vince da solo: vincono tutti, perché il futuro è qui, adesso».

La fiera 2025 prosegue la linea tracciata dal 2019 sotto la direzione di Lorenzo Bruni, presentandosi non solo come fiera, ma come piattaforma di connessioni e alleanze: un ecosistema relazionale in cui rigenerazione, simbiosi e immaginazione diventano atti collettivi.

L’evento è realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.

Sono 57 gli espositori, provenienti da Italia, Slovacchia, Spagna, Perù, Lituania, Francia, Svizzera, Argentina e Portogallo, che popolano le Suites e le Rooms del Padiglione Americas 2 con proposte concepite appositamente per l’occasione. Le gallerie e i progetti espositivi si possono esplorare attraverso tre percorsi trasversali: soglia e città, viaggio e interculturalità, corpo e inganni della visione.

The Others’ conferma così il suo ruolo di factory delle realtà indipendenti ed emergenti, con una pluralità di voci in cui trovano spazio anche le realtà torinesi e le sperimentazioni italiane più dinamiche. Tra queste, Crag, che intreccia pittura e fotografia sull’architettura come memoria (Bea Sarrias, Chiara Ferrando); Spazio Pirotecnico, che crea un ponte generazionale tra disegno, scultura e video-data driven con Piero Brarda, Ditjan Muça, Francesca Lopetuso e Paula Daher; Febo e Dafne, che combinano fotografia, ceramica, astrazione e fumetto con Diego Dominici, Pier De Felice, Sarah Rossiter e Marco D’Aponte; e Pow Gallery, con Pongo e Mirai Ayaka, che ribadisce un’identità legata alla rigenerazione urbana, creando una frizione tra spazio sacro, pratiche contemporanee e comunità.

La fiera ‘The Others’ ancora una volta trasforma il capoluogo piemontese in un grande laboratorio internazionale di sperimentazione, in cui gallerie, artisti e progetti curatoriali possono dialogare con la città e il pubblico, tracciando possibili percorsi futuri per l’arte contemporanea.

Inoltre, nel corso della manifestazione vengono assegnati sette premi, nazionali e internazionali. Si tratta di cinque premi di acquisizione, un premio di residenza artistica e, per la prima volta, un premio promosso da Bam – Solocontemporaneo. Quest’ultimo è rivolto a un artista under 35 e consiste nell’invito a esporre un’opera in una delle prossime edizioni della Biennale di Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte (Bam) prevista per il 2026 o il 2027, oltre alla possibilità, offerta da Solocontemporaneo, di entrare a far parte del catalogo delle ‘print limited edition’.

Torna anche, per la quarta volta, il Premio Comitato ‘Pda Amore e Colore’ che offre una residenza di un mese a Torino a un artista partecipante alla Fiera di età inferiore a 35 anni e l’esposizione a ‘The Others 2026’ del progetto che verrà realizzato durante la residenza.

Tra i premi di acquisizione, si aggiunge per la prima volta il Premio ‘Collezione MuRo’ (premiazione oggi alle ore 17), collezione privata di arte contemporanea nata dall’incontro tra Elisabetta Roncati e Andrea Musto, che selezionerà un’opera in grado di riflettere sul corpo non soltanto come soggetto, ma come presenza viva che sfida i confini del medium e della rappresentazione attraverso ogni tecnica – pittura, scultura, fotografia, installazioni, opere digitali e linguaggi ibridi – senza limiti d’età per gli artisti.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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