Un successo l'VIII edizione del Premio Internazionale Res Publica

I premi sono stati assegnati ai Combattenti per la Pace (Gaza), la rete contro la tratta Talitha Kum (Italia), il musicista ribelle Tresor Riziki (Sud-Africa), e all’Arma dei Carabinieri (Italia)

27/10/2025
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La cerimonia di sabato scorso, nella storica Chiesa della Missione di Mondovì, ha confermato il livello prestigioso del Premio Internazionale Res Publica. Una sala gremita, evidenzia l’ormai consolidata rilevanza dell’evento che negli anni ha ospitato persone e associazioni di livello assoluto. Nonostante il buio dei tempi, il premio ha celebrato la luce emanata da quelle realtà che, spesso lontane dai riflettori, cambiano il mondo con il loro impegno silenzioso e determinato. 
«Più è grande il bene che fanno, meno sono visibili,« ha affermato Antonio Maria Costa, presidente del Premio. «Questo è il paradosso: gli eroi del nostro tempo agiscono ai margini della società, là dove pochi osano guardare.» Il compito della giuria, che ogni anno setaccia il globo alla ricerca di queste gemme nascoste, è tutt’altro che semplice: «La scelta è sempre  ardua, perché il bene, quando è puro, non grida mai,« ha aggiunto Costa con sguardo  riflessivo. 
La cerimonia è stata condotta dalla giornalista Rai Arianna Ciampoli. Il tema scelto per quest’edizione è stato «Agire e Reagire» con l’obiettivo di mettere in luce eccezionali azioni a sostegno della vita civile. L’obiettivo è stimolare governanti e governati affinché senso civico e integrità prevalgano. Il premio è rappresentato dalla circolarità del bene, una scultura bronzea dell’artista Riccardo Cordero. 
Il Premio Res Publica 2025, per il comparto “Diritti e Dignità delle Donne”, è stato assegnato a Talitha Kum. Fondata nel 2009 presso l’Unione Internazionale Superiore Generali (UISG) Talitha Kum lotta contro la tratta di esseri umani e sfruttamento. Ogni membro mantiene identità nazionale, mentre il Coordinamento Internazionale sostiene sviluppo di competenze e formazione. 
Il premio «Pace e Giustizia”, invece, è andato ai Combattenti per la Pace (Combattants for Peace, Israel and Palestine), movimento di attivisti che lavorano per porre fine all’occupazione e portare pace alla regione. Fondato nel 2006 da ex combattenti, si impegna nella non-violenza. Il motto (Da Nemici ad Alleati) riassume storie personali di trasformazione dall’odio alla riconciliazione.
Per la categoria «Arte e Impegno» la giuria ha onorato Trésor Riziki (Sud Africa), artista originario di Goma, in Congo. A Durban (SA) fonda la banda afro-fusion (Maisha) ed è apprezzato per musicalità unica e voce fluida. Il singolo piu’ noto (»Mount Everest») propone una combinazione di suoni urban-electro e melodie alternative afropop: raggiunge il primo posto nella classifica globale di Shazam, con un milione di visualizzazioni online.
Per la categoria “Sicurezza e Senso Civico” la giuria ha infine premiato l’Arma dei Carabinieri. L’Arma è un corpo militare con compiti di pace e guerra. Spesso definita La Benemerita in quanto rappresenta un’istituzione di pubblica sicurezza affidabile e prestigiosa, l’Arma e’ coinvolta in attività di ordine pubblico, sicurezza e inchiesta. Partecipa a missioni internazionali.
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