Sabato 4 ottobre dalle 15 alle 18.45, presso l’auditorium Varco (via Pascal, 5L) a Cuneo, si svolgerà l’VIII edizione del Festival dell’Innovazione Great Innova, organizzato dall’omonima associazione cuneese, dal titolo “Nauta, viaggio verso la città che verrà…forse”. Con esperte ed esperti di urbanistica, mobilità e tecnologia, il festival esplorerà nuovi modelli urbani, più sostenibili, inclusivi e vivi. Tramite sei speech e una tavola rotonda si proverà a immaginare la Cuneo del futuro, un viaggio collettivo tra sogni, sfide concrete e scelte coraggiose. Il festival di Great Innova 2025 si svolge con il patrocinio di Commissione Europea, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Città di Cuneo e Confindustria Cuneo, con il contributo di Banca CRS, Nord Engineering, Fondazione CRC, Studio Legale Alessandro Benvegnù, COS.PEL, Roagna Vivai, Agrindustria, Tesi Square, Sistemi Cuneo, Perano, Great Innova, Fondazione CRT e la collaborazione di Crea, Sant’Anna, Marketers, Moris e Dig421. L’ingresso al festival è gratuito e comprende la tessera di socio temporaneo all’associazione Great Innova per tutta la durata della manifestazione. Per maggiori informazioni sul festival e per scoprire le finalità dell’associazione contattare il numero 349/2549422 o visitare il sito internet www.associazionegreatinnova.it. È anche possibile mandare un’e-mail all’indirizzo info@associazionegreatinnova.it.
“Nauta prende forma dall’edizione 2024 del festival, nella quale abbiamo coinvolto più di 80 studenti da diverse parti d’Italia per immaginare la Cuneo del futuro – spiega Cristian Ranallo, presidente associazione Great Innova-. I dieci progetti emersi hanno ispirato questa nuova edizione in cui le città sono al centro del pensiero. Parleremo dunque di luoghi, di spazi, di tempo. Perché le città del futuro non saranno solo territori da amministrare, ma vere e proprie astronavi sociali chiamate a viaggiare nello spazio delle trasformazioni globali. Con ‘Nauta’ vogliamo trasformare Cuneo in una piattaforma di esplorazione urbana, dove mobilità sostenibile, tecnologie smart e inclusione sociale diventano i propulsori per disegnare una traiettoria nuova: una città più verde, più intelligente, più umana, pronta a navigare verso il domani”.
Dopo i saluti istituzionali, il festival entrerà nel vivo alle 15.15. Saliranno sul palco Massimo Canducci (Innovation & Strategy Director in Spindox) advisor per grandi aziende e governi, docente universitario e autore del libro “Empatia artificiale”, lavora da anni sull’applicazione concreta delle tecnologie emergenti, come l’IA e la blockchain; Giulia Carla Bassani (Thales Alenia Space)scrittrice e divulgatrice nonché laureata in ingegneria aerospaziale, lavora ogni giorno come configuration engineer sui moduli spaziali abitabili; Gioia Arieti (Ramboll) time designer, si occupa di esplorare come il tempo viene percepito e progettato nei diversi contesti, dalla vita urbana fino allo spazio. Alle 16.40, Giulia Carla Bassani, Gioia Arieti e Matteo Arietti (Head of Innovation di Park Associati) esperto di temi di frontiera come adaptive reuse, urban mining e materiali non convenzionali, parteciperanno ad una tavola rotonda moderata da Antonio Lo Campo, giornalista scientifico, una delle voci più autorevoli in Italia nel campo dell’astronautica. I lavori riprenderanno alle 17.10 con l’intervento di Giulio Cabianca (Foster & Partners), ingegnere dei trasporti e pianificatore urbano, guida progetti di mobilità urbana e sostenibile in contesti internazionali; Marianna Merisi (Park Association)architetta e paesaggista, specializzata in progettazione del verde e rigenerazione urbana; chiuderà gli interventi Giacomo Biraghi (Stratosferica), esperto internazionale di strategie urbane, è codirettore del festival internazionale sulle città Utopian Hours. L’evento sarà moderato da Nicoletta Prandi, giornalista e specializzata nella divulgazione dei temi legati all’impatto sociale dell’innovazione e dell’IA. La giornata terminerà con un aperitivo di networking.
“Perché Nauta? Il termine nauta deriva dal latino e significa ‘navigatore’, o più precisamente ‘marinaio’ – conclude Ranallo -. Nell’accezione classica indicava colui che solcava i mari, ma rimandava anche all’idea di viaggio e di esplorazione. Non a caso lo ritroviamo in parole come astronauta, cosmonauta o negli argonauti, i mitici compagni di Giasone. In senso figurato, nauta rappresenta chi si avventura in territori inesplorati: non solo marini, ma anche culturali, scientifici e tecnologici. C’è però anche una curiosità che rende questo nome ancora più speciale. Dopo un lungo brainstorming, tra decine di proposte, qualcuno del team si è lasciato sfuggire un’esclamazione in piemontese: ‘Nauta!’ (“un’altra idea!”). Da lì è nato un sorriso collettivo: era proprio la parola giusta. Così abbiamo chiuso il cerchio e scelto il nome dell’ottava edizione di Great Innova”.