Fondazione Ducale, Sara Armella si presenta

Tanti buoni propositi, ma molto vaghi. E non si fa cenno alla supermostra su Van Dyck

Chiara Manganaro 11/09/2025
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Palazzo Ducale è da sempre uno dei luoghi simbolo della cultura a Genova. Negli anni abbiamo visto mostre che hanno lasciato il segno: da Van Gogh a De Chirico, da Modigliani a McCurry. Il Ducale ha saputo unire qualità e pubblico, arte e curiosità popolare. Con l’arrivo di Sara Armella alla presidenza della Fondazione, ci si aspettava una partenza forte. Un’idea chiara, una direzione. Invece, la prima conferenza stampa ha lasciato un po’ di amaro in bocca.
Tanti i buoni propositi, come l’apertura, i giovani, la partecipazione, l’arte contemporanea, ma tutto molto vago. Tutto corretto, tutto condivisibile, ma niente che davvero faccia intuire un progetto. Nessun cenno alla grande mostra su Van Dyck. Dal 20 marzo al 19 luglio 2026 Genova ospiterà «Van Dyck l’Europeo», un’esposizione con circa 40 dipinti e alcuni disegni del maestro fiammingo, in arrivo dai principali musei europei e da collezioni internazionali.
Una mostra importante, che qualunque altra città europea avrebbe già messo in primo piano, e invece, nessuna menzione. Nessun entusiasmo. Possibile che sia stata solo una dimenticanza?
Forse. Ma resta il fatto che non vedere - o non voler vedere - la forza di un evento del genere è preoccupante. Anche perché i numeri dei visitatori degli ultimi tre anni sono stati molto bassi, troppo: sono sotto quota 400mila . E quindi occorre puntare subito su un evento vincente. Van Dyck non è solo un grande nome: è parte della storia di Genova. E una mostra così non è solo una mostra, è un’occasione di rilancio culturale, turistico, economico. Sbagliare la comunicazione su questo significa rischiare di passare sotto silenzio proprio ciò che potrebbe far brillare ancora il Ducale. Il mandato di Sara Armella è appena cominciato e il suo curriculum è una garanzia, viste le competenze amministrative. Ieri si è compiuto il necessario  passaggio formale che ha permesso la designazione dopo l’indicazione dei nomi del Consiglio direttivo da parte di Comune di Genova e Regione Liguria, soci fondatori della Fondazione. Il presidente esercita, secondo lo Statuto, tutti i poteri di iniziativa necessari per il funzionamento della Fondazione. Oltre ad Armella e Berti Riboli (eletto vicepresidente), ricordiamo che fanno parte del Consiglio direttivo di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Mitchell Wolfson jr, Massimiliano Morettini e Beppe Costa. «Assumere la presidenza di Palazzo Ducale è per me un grande onore, e ancor di più lo è essere la prima donna a rivestire questo incarico, ricoperto prima di me da persone che ringrazio per il lavoro svolto», ha detto Armella. Che adesso dovrà dimostrare di saper fare contare i numeri.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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