Imprenditoria femminile: nel 2024 avviate 1.033 imprese nelle province dell’Alto Piemonte

nel 2024 avviate 1.033 imprese nelle province dell’Alto Piemonte

05/03/2025
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Ammontano a 16.321 unità, il 22,6% delle imprese totali  del Piemonte Nord Orientale, operano prevalentemente nel commercio, nei  servizi alla persona e nel turismo e sono guidate da donne straniere nell’11,9%  dei casi e da giovani under35 nel 9,7%: sono questi i tratti salienti delle imprese  femminili delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.  

Nel corso del 2024 le imprenditrici dell’Alto Piemonte hanno dato vita a 1.033  nuove attività, chiudendone 1.079 (al netto delle 59 cancellazioni d’ufficio): il  bilancio demografico è risultato, pertanto, leggermente negativo (-46 unità),  traducendosi in un tasso di crescita del -0,28%, non lontano da quello registrato  dall’intero sistema imprenditoriale delle quattro province (-0,16%).  

Le imprese a conduzione femminile hanno inoltre espresso una maggiore  dinamicità in riferimento alla componente giovanile e a quella straniera, sebbene  su numeri assoluti contenuti, registrando rispettivamente 339 e 219 nuove  iscrizioni contro 156 e 182 cessazioni.  

Per quanto riguarda le singole province, lo stock delle imprese registrate registra  solo una lieve variazione rispetto al 2023 a Novara (-0,1%), Biella  (-0,1%) e VCO (-0,2%), mentre a Vercelli si registra una flessione del -0,6%.  

Sotto il profilo settoriale le imprese guidate da donne si concentrano  prevalentemente nel terziario, collocandosi, in ordine di numerosità, nel comparto  del commercio (in cui il 25,2% delle imprese dell’Alto Piemonte risulta femminile),  in quello delle altre attività di servizi (dove rientrano attività quali parrucchiere,  estetiste e lavanderie), che presenta una significativa specializzazione, con un  peso delle imprese guidate da donne pari al 62,8% di quelle totali. Seguono  l’alloggio e ristorazione, dove in un caso su tre c’è una donna al comando, le  manifatture, le attività immobiliari e l’agricoltura.  

Questa distribuzione si riflette anche a livello provinciale, con lievi differenze: a  Biella il terzo settore più rappresentato è quello delle attività immobiliari, mentre  nel Verbano Cusio Ossola, data la forte vocazione turistica, il settore dei servizi di  alloggio e ristorazione è il secondo come importanza.

Per quanto riguarda la forma giuridica, le imprenditrici scelgono in prevalenza  la forma della ditta individuale, adottata in misura più frequente (65,5% dei casi)  rispetto alla media delle imprese totali (55,2%).  

Analizzando i singoli contesti provinciali emergono delle differenze, che ricalcano  le specificità dei tessuti produttivi locali: si passa infatti da una quota del 59,2% di  imprese individuali femminili a Biella al 73,2% di Vercelli, territorio in cui le  imprese individuali costituiscono la forte maggioranza anche a livello complessivo.  Analogamente a Novara, che presenta la maggiore incidenza di società di capitali  rispetto alle altre province, le imprese femminili scelgono questa forma in un  percentuale pari al 22,8%, significativamente superiore al resto dell’Alto Piemonte.  

«Il bilancio demografico 2024 delle imprese femminili dell’Alto Piemonte risulta  sostanzialmente allineato a quello dell’intero tessuto produttivo territoriale,  evidenziando lievi variazioni negative, ma con numeri assoluti ridotti» commenta  Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto  Piemonte. «Le sfide per chi fa impresa sono tante e spesso lo diventano ancora di  più per le donne che si mettono in proprio: per questo la Camera di Commercio  organizza ogni anno iniziative di formazione e di aggiornamento per sostenere le  imprenditrici del territorio, realizzate grazie al suo Comitato per l’imprenditoria  femminile».  

Elisabetta Belletti, presidente del Comitato, aggiunge: «Per il 2025 stiamo  lavorando, tra le altre attività, ad una nuova edizione del corso Donne nei Consigli  di Amministrazione, visto il grande successo registrato lo scorso anno sia in termini  di candidature che di soddisfazione delle partecipanti. Nel mese di marzo prenderà  inoltre il via un’iniziativa di carattere nazionale promossa da Unioncamere, Donne  in Digitale, che prevede due percorsi di formazione gratuita pensati per migliorare  le competenze digitali e accrescere la professionalità manageriale delle donne che  fanno impresa e delle lavoratrici, anche e soprattutto in ottica di contrasto al gender  gap».  

L’iniziativa “Donne in Digitale” si inserisce nell’ambito del Piano nazionale per la  promozione dell'imprenditorialità femminile promosso dal Ministero delle  Imprese e del Made in Italy e realizzato da Invitalia in collaborazione con  Unioncamere: i due percorsi di formazione si svolgeranno, con i medesimi  contenuti, nei mesi di marzo e aprile e sarà possibile iscriversi entro l’8 marzo  (prima edizione) e il 22 marzo (seconda edizione).  

FOCUS BIELLA

In provincia di Biella il totale delle imprese femminili registrate al 31 dicembre  2024 è di 3.420 unità, il 21,4% del totale provinciale.  

Rispetto alla consistenza del 2023 (pari a 3.439 unità) si registra un tasso di variazione del -0,1%, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio.  Dall’analisi dei settori emerge una crescita pari al +7,5% nelle attività professionali,  scientifiche e tecniche, seguita dalle attività finanziarie e assicurative (+5,2%),  percentuali da valutare tenendo conto dei bassi numeri assoluti di tali comparti.  La flessione più evidente si registra, invece, nel commercio, con un calo del -3,8%,  e nelle altre attività dei servizi (-2,3%), settori dove si concentra maggiormente la  componente femminile.  

Sotto il profilo della forma giuridica, quella più diffusa è l’impresa individuale,  adottata dal 59,2% delle imprese femminili biellesi, quota superiore al dato  corrispondente calcolato per tutte le imprese provinciali (50,3%). Seguono le  società di persone (22,5% contro una frequenza complessiva del 25,6%) e quelle  di capitale (16,1% rispetto al dato complessivo provinciale del 21,7%),  evidenziando una preferenza verso forme giuridiche più semplificate e meno  onerose.  

FOCUS NOVARA

In provincia di Novara il totale delle imprese femminili registrate al 31 dicembre  2024 è di 6.703 unità, il 23% del totale provinciale.  

Rispetto alla consistenza del 2023 (pari a 6.728 unità) si registra un tasso di variazione del -0,1%, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio.  Dall’analisi dei settori più rilevanti risultano in calo il commercio (-2%) e le attività  manifatturiere (-2,3%) e, in misura meno marcata, i servizi di alloggio e  ristorazione (-1,2%). Marginale l’aumento per gli altri servizi (+0,8%), mentre le  attività legate ai servizi alle imprese, noleggio, agenzie di viaggio registrano un  incremento del +6,4%, e le attività immobiliari del +2,3%, anche se relativi a valori  assoluti più bassi.  

Sotto il profilo della forma giuridica, l’impresa individuale viene scelta dal 63,7%  delle imprese femminili novaresi, percentuale superiore alla quota calcolata per  tutte le imprese provinciali e pari al 54,3%, evidenziando una spiccata tendenza  verso una forma di impresa meno onerosa e più semplificata. Seguono le società  di capitale (attestate al 22,8% contro una frequenza complessiva del 27,5%) e  quelle di persone (11,3% rispetto a un dato complessivo provinciale del 16%).  

 

FOCUS VERBANO CUSIO OSSOLA

Nel Verbano Cusio Ossola il totale delle imprese femminili registrate al 31  dicembre 2024 è di 2.824 unità, il 23% del totale provinciale.  Rispetto alla consistenza del 2023 (pari a 2.836 unità) si registra un tasso di  variazione del -0,2%, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio.  Dall’analisi per attività economica emerge un calo nel settore più rappresentativo  dell’imprenditoria femminile provinciale, ossia il commercio (-2,8%), mentre i  servizi di alloggio e ristorazione, secondo comparto in termini di numero di  imprese, registra una crescita del +2,6%. Aumentano anche le altre attività dei  servizi (+3,1%) e le attività immobiliari (+6,6%), sebbene queste ultime presentino  valori assoluti più bassi. Diminuiscono, invece, le attività manifatturiere (-4,3%) e  l’agricoltura (-3,0%). 

Sotto il profilo della forma giuridica l’impresa individuale si attesta come forma  più diffusa, con una percentuale del 68,3% sul totale delle imprese femminili,  superiore alla corrispondente quota calcolata per tutte le imprese provinciali e  pari al 57,3%, evidenziando una spiccata tendenza verso una forma di impresa  meno onerosa e più semplificata. Seguono le società di capitale (17,3% contro  una frequenza complessiva del 21,4%) e quelle di persone (12,4% contro un dato  complessivo provinciale del 18,9%).  

FOCUS VERCELLI

In provincia di Vercelli il totale delle imprese femminili registrate al 31 dicembre  2024 è di 3.374 unità, il 22,7% del totale provinciale.  

Rispetto alla consistenza del 2023 (pari a 3.409 unità) si registra un tasso di variazione del -0,6%, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio.  Dall’analisi settoriale si notano andamenti differenti: il commercio, che  rappresenta il comparto più rappresentativo, registra un calo del -3,8%, mentre  gli altri servizi e le attività di alloggio e ristorazione, segnano una crescita di  analoga entità (rispettivamente +2,2% e +2,5%). In forte discesa le attività  immobiliari (-5,2%) sebbene il dato deve considerare il confronto su numeri  assoluti ridotti. 

Sotto il profilo della forma giuridica quella diffusa è l’impresa individuale, scelta  dal 73,2% delle imprese femminili vercellesi, percentuale superiore alla quota  calcolata per tutte le imprese provinciali e pari al 60,6%, evidenziando una  spiccata tendenza verso una forma di impresa meno onerosa e più semplificata.  Seguono le società di capitale (attestate al 13,5% rispetto a una frequenza  complessiva del 19%) e quelle di persone con (11,8% contro il 18,3% complessivo  provinciale).

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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