Due fatti di cronaca hanno scosso Torino nelle ultime ore. Venerdì sera una bomba carta ha divelto la serranda e frantumato le vetrate del Circolo ‘Antonio Banfo’ di via Cervino 0 a Barriera di Milano, aTorino. A distanza di poche ore un banchetto di Fratelli d’Italia è stato oggetto di un blitz degli anarchici.
Continua quindi la strategia della tensione nel capoluogo sabaudo.
Arci in una nota ha condannato l’attacco a un «circolo storico, luogo simbolo dell'antifascismo torinese e della resistenza culturale dell'intera città».
«Fortunatamente, il circolo aveva appena chiuso: dunque non ci sono stati feriti. Grande è stata la risposta di tutto il quartiere, immediatamente sceso in strada al fianco del Banfo. Al momento, non si conosce la matrice dell'atto. Un atto gravissimo ed estremamente preoccupante ai danni di un presidio di solidarietà e integrazione del quartiere. Arci sarà in prima fila nel sostenere il circolo e tutta la comunità democratica di Barriera che è scesa in piazza appena saputa l’esplosione» – ha commentato il presidente di Arci Torino, Andrea Polacchi.
Circa duecento persone si sono raccolte ieri mattina mattina alla sede del circolo Arci. Tra i presenti c'erano attivisti e simpatizzanti del Pd, della Cgil, dell'Anpi. Gli operatori del circolo hanno spiegato di avere voluto riprendere le attività, in gran parte destinate a bambini, già dal mattino, «nonostante quello che è successo».
Neppure il tempo di ‘digerire’ l’attacco al circolo Arci e di tentare di tornare alla normalità che ecco arrivare una nota di Fratelli d’Italia, con cui si comunica: «Una decina di militanti antagonisti ha tentato di impedire con la violenza un gazebo di Fratelli d'Italia a Torino, in corso Racconigi».
«I Centri sociali antagonisti – afferma Stefano Bolognesi, consigliere nella Circoscrizione 3 della Città di Torino – hanno assaltato violentemente un nostro gazebo, tentando di rubare materiale e bandiere e aggredendo i militanti. Ringrazio le Forze dell'ordine presenti per essere intervenute immediatamente e avere interrotto la violenza schierando il reparto celere».
«Dov'è Lo Russo? A prendersi ancora un caffè e a fare progetti culturali ad Askatasuna?» – tornano ad attaccare il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.
«Condanniamo fermamente le due aggressioni subite in poche ore l'una dall'altra da un circolo Arci e da militanti di Fdi in corso Racconigi. La situazione sta degenerando rapidamente a Torino. Sono state anche chiare le Forze dell'ordine al riguardo con una nota firmata congiuntamente da tutti i rappresentanti delle forze di polizia. L'amministrazione Lo Russo ha perso qualsiasi credibilità al riguardo, in particolare dopo aver flirtato con i Centri sociali, in pendenza peraltro di un processo penale. È necessario un cambio di strategia: chiediamo la nomina di un commissario straordinario per la sicurezza a Torino che vada a sostenere l'azione della Giunta Comunale» – spiegano i due azzurri, che poi concludono: «Noi non abbiamo paura di condannare l'attacco al circolo Arci e ci chiediamo il perché del silenzio del Pd e del capogruppo Cerrato su quanto accaduto agli agenti al corteo per Ramy e poi ai militanti di Fdi. Non solo però troviamo estremamente grave che siano state negate ancora una volta comunicazioni in Sala Rossa sui fatti accaduti nel corteo per Ramy. Forse il centrosinistra sta ancora facendo campagna elettorale provando a mantenere i voti degli estremisti di Askatasuna? Questa tacita connivenza è pericolosa».
Augusta Montaruli, vicepresidente alla Camera di Fdi, chiede invece lo sgombero immediato di Askatasuna. «Dopo l'assalto alle Forze dell'ordine, i Centri sociali a Torino scatenano nuovamente la loro violenza aggredendo gli organizzatori di un banchetto di Fratelli d'Italia. In città ormai c'è un clima preoccupante a causa di estremisti ancora più pericolosi da quando il Comune ha provato a concedere lo stabile di corso Regina ad Askatasuna, legittimando la violenza politica della loro galassia: ora serve lo sgombero immediato. Pretendiamo che Torino non sia più ostaggio e sotto ricatto di persone che stanno macchiando la nostra città ormai costantemente».
Il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, aggiunge: «Mi auguro che quanto accaduto possa trovare un'ampia condanna da parte di tutte le forze politiche. Perché chiaro deve essere il messaggio: il confronto politico, anche se aspro, non deve mai travalicare i confini del rispetto della democrazia e della libertà».