Paolo Sirna: «Siamo vicini alle vittime della criminalità organizzata»

Si è insediato a Torino il nuovo questore, che ha ribadito il suo forte impegno nella lotta alla mafie, ormai infiltrate stabilmente in Piemonte

Loredana Polito 02/10/2024
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Le infiltrazioni delle mafie nel tessuto imprenditoriale e sociale piemontese, tornate d’attualità con l’operazione ‘Factotum’ che ha sconvolto il mondo dell’edilizia e del sindacato, sono state uno degli argomenti principali affrontati nella prima uscita pubblica da parte del nuovo questore di Torino, Paolo Sirna, in precedenza questore di Catanzaro.

«Contro la criminalità organizzata è importante collaborare con i cittadini: può capitare che abbiano paura o che non sappiano a qualche interlocutore affidarsi. Ma noi ci saremo» – ha affermato Paolo Sirna incontrando i giornalisti.

«La criminalità organizzata – ha aggiunto il nuovo questore – è sicuramente una delle priorità dell'azione investigativa e giudiziaria. Va vista non soltanto dalla parte di chi commette i reati, ma anche dalla parte delle vittime. Bisogna dare ascolto alle vittime e dare a loro forme di protezione, consigli e vicinanza. È così che si possono sconfiggere le mafie».

«Il compito di produrre sicurezza – ha concluso Paolo Sirna – è sempre più arduo: esiste un clima di condizionamenti che si riflettono sulla nostra realtà. Spesso abbiamo a che fare con persone vulnerabili e indifese: il nostro compito è tutelare tutti. Vogliamo agire in maniera più partecipata e coinvolgente, attivando maggiori canali di ascolto».

Paolo Sirna è laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. Nel 1988 è entrato nei ruoli direttivi della Polizia di Stato, dirigendo le Sezioni Catturandi e Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria e, successivamente, i Commissariati di Ps di Sant’Agata di Militello (Me) e Barcellona Pozzo di Gotto (Me).

Nella stagione delle faide mafiose in Sicilia ha condotto attività di indagine nelle operazioni antimafia ‘Mare Nostrum’, che si sono concluse con l'arresto di centinaia di capimafia e gregari dei clan coinvolti. Si è distinto, altresì, nella lotta al racket delle estorsioni, contribuendo alla costituzione della prima Associazione Antiracket d’Italia, l’Acio di Capo d’Orlando.

Promosso Primo Dirigente della Polizia di Stato, ha assunto l’incarico di Capo della Squadra Mobile e di Capo di Gabinetto della Questura di Messina. Successivamente, è stato nominato Vicario del Questore di Agrigento e del Questore di Perugia.

Nel 2015 ha diretto la Questura di Matera e, dal 2019, quella di Foggia, per poi assumere l’incarico di Direttore dell’Ufficio Analisi della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza presso il Ministero dell’Interno.

Con delibera del 27 giugno 2023, il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, assumendo le funzioni di questore di Catanzaro.

Dal 2 ottobre 2024 è questore di Torino.

 

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