Manifestanti assediano il cantiere No tav

L'onda di indignazione della politica

Marco Cortese 28/07/2024
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Video Polizia Scontri NoTav 27 luglio 2024, da video della Polizia di Stato

Sabato sono tornate altissime le tensioni in Valle di Susa intorno al cantiere Tav. Una marcia No Tav "contro lo sfruttamento dei territori" e "contro il genocidio in Palestina" si è trasformata in un vero e proprio assedio ai cantieri della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Dal migliaio di partecipanti alla camminata si sono staccati nugoli di persone incappucciate che hanno preso di mira, da diversi punti, i fortini presidiati dalle forze dell'ordine nelle località di Chiomonte e San Didero.

Fitto il lancio di pietre, biglie d'acciaio, bombe carta e fuochi d'artificio. Due agenti, colpiti agli arti superiori, sono rimasti contusi. Alcuni manifestanti, dopo avere scavalcato un cancello, hanno fatto irruzione sull'autostrada A 32 del Frejus, che è stata chiusa al traffico da Susa a Bardonecchia; ancora nel tardo pomeriggio la carreggiata era coperta da detriti e per la bonifica sono stati fatti arrivare gli artificieri data la probabile presenza di rimasugli di materiale pirotecnico. Il corteo si è svolto in concomitanza con il secondo giorno del Festival Alta Felicità, kermesse culturale e musicale targata No Tav, in corso sulla spianata di Venaus, a qualche chilometro di distanza.

Nelle ultime settimane la questura aveva fatto presente all'amministrazione locale l'esistenza di rischi per l'ordine pubblico ma il sindaco ha firmato le autorizzazioni perché dal punto di vista dell'agibilità e della sicurezza delle strutture il Festival ha tutte le carte in regola. Ora la Digos è al lavoro per identificare i responsabili degli incidenti. Nei giorni scorsi sono già scattate 55 denunce per le azioni dei No Tav (di intensità molto minore) condotte fra il 12 e il 14 luglio e poi il 21, 22 e 23. L'ultima folata offensiva è stata preparata con cura: lo dimostra, per esempio, la trasformazione di un piccolo ponte in Val Clarea in una base operativa per un tiro a segno compiuto con un'enorme fionda azionata da tre persone.

Dalla politica piovono condanne: il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha affermato: «L'attacco al cantiere della Torino-Lione in Valle di Susa è l'ennesima vergogna dei violenti No Tav a cui è rimasta soltanto la forza per opporsi ad un'opera ormai da tutti riconosciuta indispensabile per il futuro del Piemonte e dell'Italia intera. Chi assalta un cantiere, chi lancia sassi e bombe carta contro le forze dell'ordine, chi causa la chiusura di una autostrada sono soltanto delinquenti da fermare una volta per tutte. Ben vengano dunque le aggravanti nei confronti di coloro che si oppongono a un pubblico ufficiale per impedire la realizzazione di un'opera pubblica o una infrastruttura strategica».

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi ha esppresso solidarietà agli operatori delle Forze dell'ordine aggrediti in Val di Susa e poi ha sottolineato il suo «apprezzamento per l'importante lavoro che svolgono a tutela dell'infrastruttura ferroviaria e della sicurezza dei lavoratori impegnati presso il cantiere. Va condannata con fermezza ogni forma di violenza. L'espressione del dissenso non può mai diventare occasione per attaccare le nostre forze di polizia».

Il Gruppo di Forza Italia in Regione Piemonte ha attaccato: «È andato in onda il solito film dei No Tav in Valsusa dove, dietro ad una protesta travestita da corteo pacifico e una manifestazione musicale, si svela puntualmente quella matrice eversiva che culmina nell'attacco al demanio pubblico, ai cantieri e soprattutto alle forze di polizia che fanno il loro dovere». Lo sostiene in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Piemonte, Paolo Ruzzola.

«In questo triste film, visto e rivisto, c'è un netto cambiamento politico aggiunge Ruzzola - gli amministratori locali che hanno permesso che l'ala violenta potesse entrare nella Valle a delinquere non sono più in carica. Fortunatamente i cittadini valsusini, anche nelle ultime elezioni amministrative, hanno di fatto sancito la fine della rappresentanza del Movimento No Tav nei Comuni. È dunque finita l'ambiguità durata vent'anni. Oggi è comunque irresponsabile, anche da chi è fuori dalle istituzioni, continuare a coprire questi atteggiamenti violenti che penalizzano il territorio. Alle forze dell'ordine va come sempre la solidarietà del Gruppo consiliare di Forza Italia, un pensiero a tutti gli operatori turistici che hanno subito gravi danni a causa del blocco dell'autostrada e dei disagi prodotti dagli scontri, a chi delinque l'augurio che finiscano nelle patrie galere», ha concluso Ruzzola.

Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha aggiunto: «Chi ancora pensa che non serva il pacchetto sicurezza dovrebbe fare un salto in Val Susa per rendersi conto di come la prepotenza che sfocia costantemente in violenza deve essere punita. Oggi l'ennesimo episodio violento avvenuto in prossimità del cantiere Tav dimostra quanto le misure del governo Meloni siano essenziali. L'aggravante verso condotte violente contro opere strategiche e quelle di aggressione alle forze dell'ordine sono indispensabili per fermare uno stillicidio che si ripete a suon di lancio di oggetti e bombe carta».

 

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