Ancora brutte notizie per i lavoratori e le lavoratrici torinesi del Gruppo Stellantis.
Dalla fine di agosto al 31 dicembre 2024 nello stabilimento di Mirafiori saranno utilizzati i contratti di solidarietà.
Lo ha comunicato l’azienda ai sindacati.
Dopo la festa organizzata a Torino all’inizio del mese di luglio per presentare al mondo la nuova Fiat «Grande Panda», prodotta in Serbia, e l’annuncio dell’arrivo della 500 ibrida ‘Made in Mirafiori’, gli entusiasmi si sono già spenti in città.
Saranno coinvolti – sottolinea la Fim Cisl Torino – oltre 3.000 lavoratori e lavoratrici: di questi 1.057 della carrozzeria della linea della Fiat 500 Bev, 115 della Costruzione e stampi, 334 delle presse.
Le linee della Fiat 500 elettrica e della Maserati erano già interessate dai contratti di solidarietà.
«È l'ora delle scelte e dell'assunzione di responsabilità – commenta il segretario generale della Fim Torino e Canavese, Rocco Cutrì – affinché l'attuale scenario non debba essere la prospettiva decadente di un pezzo di economia di questo territorio, ma anche di un importante settore industriale per il Paese. Gli annunci, se non supportati da fatti concreti, rimangono tali e finiscono con il creare soltanto false speranze».
«Come sindacato, unitariamente, siamo scesi in piazza – spiega – e abbiamo presidiato ogni Tavolo istituzionale, fatto proposte concrete dichiarandoci disponibili e aperti a strategie industriali che avessero un unico presupposto: la sostenibilità sociale attraverso la conferma della missione produttiva degli stabilimenti e del ruolo centrale di ingegneria e ricerca nelle sue varie forme».
«Si prolunga l'agonia – affermano Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino, e Gianni Mannori, responsabile Fiom per Mirafiori – degli ammortizzatori sociali fino alla fine del 2024. È oramai evidente che questa non sia una crisi dovuta al settore dei produttori di auto, come l'azienda continua a ripetere, ma al progressivo disimpegno dell'ex Fiat e ai mancati investimenti sulle produzioni dell'attuale Stellantis. La mancanza di nuovi modelli da produrre a Mirafiori sta impoverendo i lavoratori e le loro famiglie, la cui sofferenza si sta traducendo nella quasi impossibilità a curarsi, a far studiare i propri figli e a garantirne una vita dignitosa. Drammatica realtà di cui dovrebbero occuparsi con urgenza le istituzioni cittadine, regionali e nazionali».
«Si allarga il numero di lavoratori all'interno dei contratti di solidarietà. Siamo preoccupati per l'andamento produttivo, anche se da mesi ripetiamo che dovremo attraversare un periodo difficile per tutto il 2024 e, probabilmente, parte del 2025» – dichiara Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino. «in questo contesto – sottolinea – è fondamentale l'incontro del prossimo 7 agosto con il Governo Meloni, non solo per definire nuove attività e produzioni da assegnare a Torino come richiesto in tutti i Tavoli, ma anche per chiedere un'accelerazione sulla partenza produttiva della nuova 500 ibrida».