Se il mercato immobiliare residenziale a Torino risulta in buona salute per quanto riguarda l’acquisto delle case, con prezzi che sono in crescita nel primo semestre di quest’anno secondo i dati dell’Osservatorio Nomisma che ha pubblicato il nostro quotidiano, ci sono molte difficoltà per quanto riguarda la locazione di immobili in buono stato a prezzi convenienti e la povertà abitativa appare in aumento.
Il Comune di Torino prova così a correre ai ripari e la Sala Rossa, nell’ultima seduta, ha approvato la deliberazione di iniziativa consiliare presentata dal capogruppo dem Claudio Cerrato che si propone di elaborare – entro un anno – un «Piano dell’Abitare».
Al momento non è chiaro se l’Amministrazione Lo Russo metterà anche risorse economiche per dare gambe al progetto, ma per una volta consigliere e consiglieri scavalcano la Giunta e provano a dettare la linea.
Si tratta di una deliberazione quadro che prevede di istituire un Gruppo di lavoro con gli stakeholder interessati per condividere la visione e le misure da adottare, effettuare una stima dello stato di utilizzo del patrimonio edilizio cittadino privato, rendere costantemente aggiornata una ricognizione delle risorse abitative di proprietà pubblica in condizione di non utilizzo, approfondire il tema dello sfruttamento abitativo, promuovere modalità quali pagina web/app in grado di fornire informazioni multilingue su diritti e doveri nei contratti di affitto di locatari e affittuari, investire in un ‘Piano azzera vuoti’, che preveda interventi straordinari di lavorazione del patrimonio residenziale di proprietà della Città, e potenziare gli strumenti di analisi dei bisogni abitativi dei cittadini, con l’obiettivo di aumentare l’offerta degli affitti e facilitare la locazione, sia attraverso strumenti come l’agenzia Locare (da potenziare sia con risorse umane che economiche) e forme di accompagnamento abitativo che con accordi con Demanio e ‘player’ cittadini, anche con azioni premiali, di deterrenza o di sistema.
Inoltre, il Piano dell’Abitare prevede di moltiplicare gli interventi in favore della popolazione studentesca, sviluppare nuove politiche per il co-housing e contrastare attivamente ogni forma di discriminazione nell’accesso al mercato degli affitti, collaborando con agenzie di intermediazione e associazioni, prevedendo percorsi di comunicazione, formazione e monitoraggio, favorendo la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di denuncia delle discriminazioni.
La Sala Rossa ha anche approvato due emendamenti proposti da Claudio Cerrato (Pd). Uno chiede di istituire una moratoria sui piani di alienazione degli alloggi di Edilizia Residenziale pubblica di proprietà comunale, ubicati nel Comune di Torino, ferma restando la necessità di una revisione concordata della gestione e del patrimonio fuori dai confini della città di Torino, sia per quanto riguarda la gestione che la proprietà; l’altro di prevedere un aggiornamento semestrale in Commissione, in merito allo stato di attuazione della Convenzione quadriennale recentemente stipulata con Atc.
Sono stati inoltre approvati due emendamenti del consigliere Andrea Russi (M5s). Uno chiede di prevedere che, contestualmente all’elaborazione delle misure previste dal Piano dell’Abitare, la Giunta fornisca una stima dei relativi fabbisogni economici, al fine di consentire una più tempestiva individuazione delle risorse necessarie e l’inserimento in sede di programmazione finanziaria; l’altro di introdurre, in sede di attuazione del Piano, indicatori di impatto che consentano di monitorare in modo trasparente e misurabile l’efficacia delle politiche abitative, anche attraverso aggiornamenti periodici in Commissione consiliare.
Insieme alla deliberazione sono state anche approvate due mozioni di accompagnamento.
La prima mozione, a prima firma della presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo (Pd), riguarda la promozione di soluzioni di accoglienza temporanea per chi si trova ad affrontare situazione di emergenza abitativa e impegna l’Amministrazione ad avviare, attraverso la mediazione dell’agenzia Locare, precise interlocuzioni per promuovere uno specifico progetto di ospitalità temporanea, gestito da soggetti privati, per fornire risposte concrete a possibili situazioni di emergenza abitativa.
La seconda mozione, presentata da Simone Fissolo (Moderati), si occupa invece di giovani, impegnando Sindaco e Giunta a proporre una modifica dell’Accordo territoriale, approvato nel gennaio del 2023, riguardante la locazione degli studenti universitari. Tale modifica servirebbe a mantenere la riduzione massima dell’Imu prevista per alcune tipologie contrattuali inerenti la locazione agli universitari e per i proprietari che affittano a studenti stranieri che intendono usufruire del contratto di locazione, per richiedere la residenza in città.