Via libera del Consiglio Regionale del Piemonte al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2023.
Hanno illustrato in aula il documento il relatore di maggioranza Paolo Ruzzola (Forza Italia) e il relatore di minoranza Fabio Isnardi (Pd).
«Evidenziamo – ha affermato l'esponente di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti – il percorso di risanamento dei conti regionali: grande responsabilità che portiamo avanti correttamente. Chiudiamo il 2023 con una riduzione del debito, senza alzare le tasse: lo consideriamo non un punto di arrivo, ma un punto di partenza, per continuare a fare bene nei prossimi anni».
La capogruppo dem Gianna Pentenero ha osservato che «le tabelle che venivano fatte durante la giunta di Sergio Chiamparino, della quale facevo parte, erano costruite in modo da essere chiaramente leggibili, mentre quelle attuali non lo sono: non c'è trasparenza».
L'assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, ha replicato che «forse Pentenero si riferiva alle tabelle del Bilancio preventivo, che certamente faremo in quella sede». Tutte le forze di minoranza hanno dato voto negativo, a favore la maggioranza di centrodestra che sostiene la nuova Giunta Cirio bis.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha anche approvato, all'unanimità, un provvedimento che permetterà la realizzazione di 630 nuovi posti letto universitari in tre residenze: due a Torino e una a Novara. L’investimento complessivo è di 71 milioni di euro.
I nuovi letti saranno messi a disposizione di studentesse e studenti vincitori di borse di studio. Il provvedimento è stato illustrato dal relatore di maggioranza Davide Zappalà (Fdi).
Il capogruppo di Forza Italia, Paolo Ruzzola, ha sottolineato come la Giunta di Alberto Cirio abbia aumentato nel corso della passata legislatura le risorse destinate al diritto al studio, che «nei cinque anni sono passate da 42 a 105 milioni di euro».
Per la capogruppo del Pd in Regione Piemonte, Gianna Pentenero, «questo deve essere solo un primo passo nella direzione di garantire il diritto allo studio in modo sempre più ampio».
La consigliera Pd Simona Paonessa, studentessa ventenne, ha rimarcato che «molti studenti e studentesse hanno dovuto rinunciare a studiare in Piemonte a causa del caro affitti» e che «alcune residenze sono in pessime condizioni e vi sono avvenuti fatti molti spiacevoli», chiedendo all'assessora Elena Chiorino di intervenire.
Vittoria Nallo (Stati Uniti d'Europa) ha quindi sottolineato «la forte carenza del Piemonte sul fronte dei letti destinati a studenti e studentesse fuori sede».
La capogruppo di Avs, Alice Ravinale, ha rimarcato che «oltre due terzi degli studenti che avrebbero il diritto di godere di un posto di edilizia residenziale pubblica se lo vedono negato a causa della scarsità dei posti».
Alberto Unia (M5S) ha sostenuto che «il provvedimento non è sufficiente, ma è un buon inizio». Tale giudizio è condiviso da tutte le minoranze, che hanno infatti votato a favore del documento, insieme alla maggioranza di centrodestra.
Avendo approvato tutti gli atti previsti, la ‘maratona’ di sedute d'Aula del Consiglio Regionale in calendario è stata quindi sconvocata.
In poche ore, infatti, la nuova Assemblea legislativa piemontese ha approvato nel pomeriggio di ieri tutti i provvedimenti finanziari urgenti in programma, esaurendo quanto era all'ordine del giorno dei lavori dei prossimi giorni.
Hanno avuto via libera da Palazzo Lascaris l’assestamento del Bilancio 2024-2026, il Rendiconto del Consiglio regionale 2023, il Rendiconto generale 2023 della Regione e il disegno di legge relativo agli interventi urgenti in materia di residenzialità universitaria che doterà il Piemonte di 630 nuovi posti letto universitari tra Torino e Novara.