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Città Metropolitana dice No alla cava in località Deir

A far pendere per il 'niet' le osservazioni inviate dalla Città di Cuorgnè

Anna Bosco 25/04/2025
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La Città Metropolitana di Torino ha ufficialmente messo la parola fine alla questione che, negli ultimi mesi, aveva acceso il dibattito tra cittadini e amministrazione: niente nuova cava in località Deir. La richiesta era stata avanzata dalla ditta Scavi-Ter di Morletto il 23 dicembre 2024, e riguardava l’apertura di un sito estrattivo per la produzione di materiali inerti. Ma la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha avuto esito negativo.

Il procedimento si è concluso con la determinazione n. 2252 del 10 aprile 2025, trasmessa ufficialmente il 15 aprile, dopo un’attenta valutazione di tutti i pareri raccolti in sede di Conferenza di Servizi. A pesare in maniera determinante sono state le osservazioni inviate dalla Città di Cuorgnè, datate 4 febbraio e 1 aprile, che hanno evidenziato elementi tecnici e normativi non superabili.

Come chiarito anche dal comunicato diffuso dal Comune, l’area individuata per la cava è classificata nel vigente Piano Regolatore come zona “E”, ovvero destinata ad attività agricole e silvo-pastorali. Qualsiasi intervento di tipo estrattivo, quindi, richiederebbe una variante urbanistica, un passaggio tutt’altro che automatico. Ma l’ostacolo più grande è rappresentato dalla storia recente del sito: le particelle catastali su cui sarebbe dovuta sorgere la cava risultano essere state colpite da un incendio boschivo nel 2017.

Un dettaglio tutt’altro che secondario, perché la Legge quadro 353/2000 sugli incendi boschivi prevede che, per almeno 15 anni dall’evento, le aree interessate non possano cambiare destinazione d’uso. Tradotto: nessuna approvazione urbanistica potrà essere presa in considerazione prima del 2032.
Visti questi elementi, la Città Metropolitana ha deciso di non procedere oltre, rinunciando ad approfondire anche gli altri aspetti legati all’impatto ambientale, alla viabilità e a tutte le valutazioni tecniche accessorie, ponendo di fatto la parola fine all’intero procedimento.

Dunque un sospiro di sollievo per la Città, soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Giovanna Cresto: «L'Amministrazione ha agito nella massima trasparenza e correttezza. Innanzitutto nei confronti dei cittadini, la cui salute e benessere vengono naturalmente prima di tutto. Ed anche anche del proponente Scavi-Ter, al quale da subito avevamo evidenziato che i terreni erano stati coinvolti in un incendio pochi anni fa. Abbiamo voluto condividere la notizia dell'avvio del procedimento con la popolazione, attraverso un incontro pubblico molto partecipato, pur nella consapevolezza che le nostre osservazioni avrebbero potuto essere ostative da subito alla prosecuzione del progetto. E così è stato perché il rispetto delle normative stringenti in materia di cave e incendi non può trovare deroga».

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