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Byd lancia l’opa sulla filiera italiana dell’auto

Il prossimo 20 e 21 febbraio il gruppo cinese incontrerà insieme ad Anfia e Mimit al Mauto di Torino circa 300 fornitori italiani di diversi componenti per interni, software, freni e pneumatici

Marco Cortese 12/02/2025
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Byd punta sulla filiera della componentistica italiana per le forniture dei circa 500 mila veicoli l'anno che produrrà in Europa con l'apertura delle fabbriche in Ungheria e in Turchia, rispettivamente a fine 2025 e inizio 2026.

Il prossimo 20 e 21 febbraio il gruppo cinese incontrerà insieme ad Anfia e Mimit al Mauto di Torino circa 300 fornitori italiani di diversi componenti per interni, software, freni e pneumatici.

«Quello che potevo fare era consentire alla componentistica italiana di essere la prima a offrirsi con la propria competitività, la propria tecnologia. Non ci saremmo aspettati una simile risposta. C'è molta attesa: ora tocca a loro guadagnarsi la fiducia», ha detto l'advisor per l'Europa di Byd, Alfredo Altavilla, a margine della presentazione del suv elettrico compatto Atto 2 alle Ogr di Torino.

Altavilla ha poi parlato dell'eventuale interesse di Byd per altri impianti in Europa e in Italia, in particolare gli ex siti Stellantis di Grugliasco e Termini Imerese. «Non facciamoci illusioni: in Europa di stabilimenti disponibili ce ne sono fin troppi. Concentriamoci sul far crescere i volumi e poi valuteremo eventuali ulteriori sbocchi produttivi», ha affermato.

Per quanto riguarda gli obiettivi di vendita «in Italia questo mese contiamo di superare l'1% e di arrivare presto al 2%. In Europa invece la strada è un po' più lunga, ma puntiamo al 2% in tempi rapidi», ha annunciato.

Sulle ipotesi di eventuali M&A con brand o marchi europei, Altavilla ha risposto che Byd «ha dimostrato di avere tutte le potenzialità per una crescita organica. Siamo passati da 500 mila auto del 2020 a 4,2 milioni nel 2024. Per crescere non abbiamo bisogno di M&A».

Byd nel 2024 si è posizionato al primo posto a livello globale, davanti a Tesla per la vendita di Nev (new energy vehicles), con una quota del 23%, ed è il terzo brand al mondo per vendite dietro Toyota e Volkswagen.

Sulle discussioni sul settore in corso nell'Ue, «Byd oggi viene percepito quasi come il nemico, essendo un costruttore cinese, ma io credo che sarebbe molto più saggio considerarlo un alleato, innanzitutto perché tra pochi mesi diventeremo a tutti gli effetti un costruttore europeo e poi perché quello che serve al mercato è la certezza delle regole», ha ribadito.

Riguardo al Piano per l'auto che sarà presentato il prossimo 5 marzo dalla Commissione Ue, «ho aspettative limitate, ma mi aspetto un po' più di buon senso. Ad esempio, l'ipotesi di lasciare in vita i plug-in (phev) dopo il 2035 la ritengo assolutamente giusta. Poi ci sono delle assurdità come le multe (sulle emissioni) diluite negli anni che rischiano di spaccare il mercato e penalizzare modelli di successo», ha spiegato Altavilla.

In merito agli accordi di pooling per aiutare i costruttori europei a rispettare i limiti sulle emissioni, Altavilla ha detto che «ci sono colloqui in corso, siamo a buon punto», senza però indicare con quali Gruppi.

Nei mesi scorsi Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno dato vita a un gruppo (pool) guidato da Tesla, mentre un altro gruppo è formato da Polestar, controllata della cinese Geely, con Mercedes, Volvo e Smart.

Restano al momento fuori dai giochi Volkswagen e Bmw.

Quanto alla Byd Atto 2, si tratta di un suv elettrico compatto (4,3 metri) di segmento B, che vale circa un terzo del mercato italiano ed è il secondo segmento in Europa.

«Atto 2 è una vettura progettata con standard europei per poter entrare rapidamente nel mercato. È costruita sulla piattaforma e-platform 3.0 adatta anche ai motori termici perché ovunque si fanno volumi Byd è presente», ha detto Altavilla, anticipando una versione termica dell’auto.

Atto 2 ha una batteria «blade» al litio ferro e fosfato da 45,1 kW per un'autonomia fino a 420 km, ma arriverà anche una versione long range (Comfort) con batteria più grande, con 460 km di autonomia e ‘frunk’ (bagagliaio) nella parte anteriore. Il suv compatto è disponibile in due allestimenti e quattro colori ed è in vendita a un prezzo di lancio di 27.900 euro per la ‘Active’ e di 29.900 euro per il top di gamma ‘Boost’, con uno sconto di duemila euro che durerà per un trimestre.

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