Fino all’11 gennaio 2026, le Gallerie d’Italia di Torino, in piazza San Carlo 156, ospitano la mostra «Barocci. La Madonna delle ciliegie», che presenta uno dei capolavori più celebri di Federico Barocci (Urbino, 1533–1612), il «Riposo durante la fuga in Egitto», proveniente dai Musei Vaticani.
L’esposizione si inserisce nella rassegna «L’Ospite illustre», iniziativa avviata nel 2015 che ha permesso di presentare capolavori provenienti da musei italiani e stranieri nelle sedi espositive di Intesa Sanpaolo.
Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e direttore generale delle Gallerie d’Italia, sottolinea come accogliere un’opera di tale importanza rappresenti «il modo migliore per concludere la programmazione espositiva dell’anno».
Coppola evidenzia inoltre il ruolo delle Gallerie torinesi nell’offerta culturale cittadina, grazie anche ai rapporti consolidati con istituzioni come i Musei Vaticani. L’opera di Barocci, insieme alle immagini di Jeff Wall e al Museo del Cinema, arricchirà le festività natalizie con la sua delicata bellezza.
Allestita al piano nobile in Sala Turinetti, la mostra permette di osservare da vicino la «maniera dolce» dell’artista urbinate, caratterizzata da pennellate morbide e sfumate e da un cromatismo che fonde armoniosamente tonalità calde e fredde. Pur rimanendo principalmente a Urbino, Barocci si impose come uno dei principali autori di pittura sacra della seconda metà del Cinquecento, richiestissimo da committenti in tutta Italia.
La Madonna delle ciliegie, realizzata nel 1573 per l’amico Simonetto Anastagi di Perugia, rappresenta un momento di alta espressione della produzione sacra di Barocci.
L’albero e i frutti offerti da san Giuseppe al Bambino simboleggiano insieme il sangue della Passione e la dolcezza del Paradiso, in una sintesi iconografica dal forte valore teologico e affettivo. Il «Riposo durante la fuga in Egitto» trasmette una tenerezza quotidiana, riflettendo la Controriforma: la dimensione divina si traduce in gesti semplici e intimità domestica, rendendo l’umanità dei protagonisti veicolo di un messaggio spirituale accessibile ed empatico.
Dopo la morte dell’Anastagi nel 1602, l’opera passò ai Gesuiti di Perugia e successivamente ai Musei Vaticani, transitando dal Quirinale fino alla Pinacoteca Vaticana nel 1935. La collezione dei Musei Vaticani comprende capolavori di ogni epoca, dall’arte egizia e romana fino al Rinascimento e alle raccolte contemporanee, accogliendo ogni anno quasi sette milioni di visitatori.
Le Gallerie d’Italia di Torino, insieme a quelle di Milano, Napoli e Vicenza, fanno parte del progetto museale di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola. L’ingresso è gratuito per le scuole e per ragazze e ragazzi fino a 18 anni.
Orari: martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica ore 9.30-19.30; mercoledì ore 9.30-20.30; lunedì chiuso. Tariffe: intero 10€, ridotto 8€, gratuito per scuole, minori di 18 anni e prima domenica del mese.
Informazioni e prenotazioni: www.gallerieditalia.com - numero verde 800.16.76.19.