Proseguono i confronti istituzionali con i principali attori del territorio da parte del neo commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino (Cdss), Thomas Schael.
Schael ha così incontrato il primo cittadino del Comune di Torino, Stefano Lo Russo.
A suo modo, anche il commissario governa una vera piccola città nella città, composta da 9.600 dipendenti, 2.500 studenti e specializzandi e 15 mila cittadini che entrano ogni giorno, con la gestione di situazioni, soprattutto strutturali, molto simili a quelle di un Comune.
Non per niente Thomas Schael si definisce un ‘city manager’.
Secondo quanto riporta una nota, è stato «un incontro molto positivo e cordiale» e «fin da subito c’è stata un’identità di vedute», con il sindaco Lo Russo che «è stato ben impressionato dalle idee proposte dal commissario».
Il futuro del Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino è stato l’argomento principale dell’incontro tra i due.
Lo Russo ha condiviso l’intenzione di accelerare che ha espresso Schael, il quale gli ha presentato quanto già esposto il giorno precedente al rettore dell’Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna, per dare un quadro prospettico su quello che dovrà entrare nel futuro Parco e quanto invece dovrà essere ricollocato e in quali sedi cittadine.
In particolare, si dovrà decidere il futuro delle attuali Molinette dal punto di vista clinico assistenziale e dal punto di vista universitario, qualora una parte dovesse diventare uno studentato.
Una parte fondamentale della discussione ha toccato anche l’aspetto urbanistico della zona tra Molinette e zona Lingotto, dove sorgerà il futuro Parco della Salute. Cogenti gli argomenti relativi ai parcheggi vicini alla nuova location e la viabilità che dovrà unire gli ospedali attuali e quello del prossimo futuro.
Il primo cittadino «ha apprezzato le proposte del Commissario» – riporta la nota – e i due si sono aggiornati per incontrarsi nuovamente al più presto, proprio nell’ottica di un’accelerazione, che mai come in questo momento è diventata indispensabile per il futuro della sanità torinese e piemontese, grazie a una nuova struttura che dovrà allargare gli orizzonti, in una prospettiva europea.
Anche nel precedente confronto con il rettore dell’Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna, si è discusso del piano strategico e operativo per il futuro Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. In particolare, si sono messe le basi per verificare cosa potere inserire nel nuovo Parco: quelle che saranno le eccellenze che dovranno contraddistinguere quello che sarà davvero un Dea di terzo livello in Europa.
Inoltre, ci sarà da riconfigurare tutto ciò che non entrerà nel Parco della Salute per stabilire dove verrà ricollocato: una parte nell’ospedale Cto, un’altra parte nelle attuali Molinette.
Proprio relativamente alle Molinette ci sarà da stabilire quale sarà il futuro della struttura: che cosa dovrà essere conservato e quali parti invece dovranno essere cedute, anche alla luce del fatto che proprio l’Università degli Studi di Torino è proprietaria di gran parte di esse.
Anche con Geuna, Schael ha toccato l’argomento fondamentale relativo alla viabilità e ai parcheggi e ha presentato le sue idee di un ospedale ipertecnologico, che punterà su droni a idrogeno per il trasporto di farmaci e devices.
Si darà avvio a questo percorso, da effettuare come un gioco di squadra con tutti gli stakeholoders interni ed esterni all’Azienda e con il commissario ad acta Marco Corsini, con il quale Thomas Schael e il direttore amministrativo Giampaolo Grippa hanno già avuto un costruttivo colloquio telefonico, già nel primo Collegio di Direzione, che si terrà il prossimo 11 aprile alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi e dello stesso rettore Stefano Geuna.
Anche il rettore al termine dell’incontro con Schael ha manifestato il proprio pieno sostegno al piano del commissario, pronunciando una frase molto significativa: «È arrivato il momento di essere concreti».